LE TASK FORCE GOVERNATIVE ED IL MINISTRO SPERANZA MESSI IN PANCHINA DAI GOVERNATORI

Si dice, e molti lo scrivono, che Colao, il Presidente della Task Force di esperti voluta dal Governo, stia meditando per dimettersi prima ancora della scadenza del mandato, prevista per fine mese. In pochi giorni l’ex ad di Vodafone è passato da “salvatore della Patria” ad inutile ingranaggio di un meccanismo che, con regole e direttive, stava per bloccare la ripresa economica del Paese. Un duro colpo non solo per lui e per il gruppo di esperti che guidava ma anche per chi lo ha scelto per individuare soluzioni ai problemi della ripresa.

A cominciare dal Ministro della Salute Roberto Speranza che, dopo essere completamente scomparso durante le fasi acute dell’emergenza, continua la sua vita politica da seconda linea, limitandosi, di tanto in tanto, ad annunciare anatemi contro le riaperture delle attività produttive. Probabilmente, il braccio di ferro con i Governatori, perso da Speranza per ben due volte, sulle regole delle riaperture, ha pesato, e non poco, sulla credibilità politica dello stesso che, in sostanza, non è stato difeso neppure dalla sua maggioranza. D’altro canto Speranza, in questo momento, rappresenta un partito (Leu) che non ha numeri da considerare necessari per la sopravvivenza del Governo, a differenza di Renzi che con il suo manipolo di Senatori tiene, e terrà, sotto scacco fino alla fine della avventura il Premier Conte ed i partiti che lo sostengono.