LEGAMBIENTE CONSEGNA ALLA PROVINCIA DI SALERNO LA BANDIERA NERA. IANNONE: “AMBIENTALISTI A TARGHE ALTERNE”

Un’opera non solo di dubbia efficacia, ma anche particolarmente costosa: si rischia così di sprecare settanta milioni di euro di fondi europei per un intervento che non solo potrebbe rivelarsi inadeguato a contrastare i fenomeni erosivi, ma potrebbe addirittura compromettere ulteriormente un litorale che è già vulnerato dalla mancata depurazione degli scarichi. Per questo motivo questa mattina i rappresentanti di Goletta Verde di Legambiente, la campagna di monitoraggio e informazione sullo stato di salute delle coste e del mare, hanno consegnato al presidente della Provincia di Salerno la prima bandiera nera del 2014.

 

Nessuno dei rappresentanti istituzionali dell’ente ha ricevuto gli esponenti di Goletta Verde che ha così provocatoriamente consegnato all’Ufficio Protocollo un plico contenente una lettera e il vessillo.  Legambiente ha chiesto di rivedere il progetto per renderlo effettivamente efficace nel contrasto dei processi erosivi, coerente con le politiche comunitarie di Gestione Integrata delle Zone Costiere e soprattutto sostenibile in quanto interessante un territorio di eccezionale pregio naturalistico, paesaggistico e storico-culturale.

Il poco ambito vessillo, assegnato da Legambiente a chi si è particolarmente distinto per azioni contro il mare e le coste italiane, è stato esposto nella piazza antistante Palazzo Sant’Agostino, sede dell’ente provinciale, insieme allo striscione “Giù le mani dalla Costa”. Alla manifestazione di protesta erano presenti sia i volontari di Legambiente che i cittadini e rappresentanti di altre associazioni riuniti sotto la sigla del Comitato Rinascimare, nato proprio per contrastare la scelta del Grande Progetto “Interventi di difesa e ripascimento del litorale del Golfo di Salerno”.

 

LA REPLICA DELLA PROVINCIA DI SALERNO – In una nota stampa il Presidente Iannone ha dichiarato: “Apprendo che stamattina Legambiente avrebbe voluto consegnare alla Provincia una bandiera nera (che preferiamo sempre a quelle rosse) in ragione del grande progetto di difesa delle nostre coste dall’erosione, cofinanziato dall’Unione Europea e voluto da Provincia di Salerno e Regione Campania.

In effetti l’intervento trae origine dalla necessità di individuare azioni di risanamento e difesa di un lungo tratto di litorale della provincia di Salerno, comprendente i comuni di Pontecagnano Faiano, Battipaglia, Eboli, Capaccio e Agropoli, che risulta attualmente soggetto a un costante e progressivo arretramento a causa di fenomeni di erosione costiera.

La realizzazione è finalizzata al riassetto ed alla rifunzionalizzazione della costa, in risposta alle esigenze di difesa dell’abitato e delle infrastrutture costiere, di riqualificazione, valorizzazione e fruizione sostenibile della fascia litoranea e dunale, di tutela, ripristino e valorizzazione degli habitat costieri.

Siamo orgoglio, dopo anni di chiacchiere di avere un progetto finanziato per risolvere questo problema annoso del territorio.

Non ci meraviglia ma resta grave l’accanimento di questi ambientalisti di maniera, che, mentre attaccano con veemenza una scelta pubblica, sembrano ignorare bellamente i condomini privati sulla spiaggia, le mastodontiche realizzazioni private degli ultimi anni, quelle che cioè una volta venivano definite, senza eufemismi, speculazioni edilizie.

E’ proprio vero che i comunisti verdi sono i più disonesti intellettualmente”.