Pasquale Vessa

LETTERA A CALDORO

Pasquale VessaE’ atteso per domani. E quando entrerà nel suo ufficio di Via Nizza interromperà una assenza durata piu’ di 50 giorni. Il Commissario dell’ASL della Provincia di Salerno MAURIZIO BORTOLETTI ritorna a Salerno con in tasca un contratto fino al prossimo 30 giugno ma sul completamento del mandato è difficile scommettere. Per una serie di ragioni. In primo luogo perchè, oggi, il Colonnello dei Carabinieri non ha la fiducia incondizionata del centro destra salernitano, in secondo luogo perchè i problemi, soprattutto quelli cassa, saranno una costante del lavoro dei dirigenti dell’ASL per i prossimi mesi.

E’ questa la ragione per la quale, appena qualche giorno fa, sulla scrivania del Governatore della Campania STEFANO CALDORO è giunta una lettera, siglata dal deputato del PDL, PASQUALE VESSA con la quale viene indicata una strada di uscita dalla mancanza di liquidità per il settore della Sanità in Provincia di Salerno. Le parole d’ordine, contenute nella confidenziale epistola, sono “Risparmio energetico” e “vendita del patrimonio immobiliare inutilizzato”. Il parlamentare salernitano suggerisce a Caldoro, in primo luogo, di predisporre un piano di lungo termine sul sistema di controllo della spesa per il consumo energetico nelle strutture ospedaliere che “consentirebbe una riduzione di costi consistente con la quale poter ottenere anche anticipazioni di cassa da parte delle banche tesoriere”. E poi, la vera rivoluzione, quella delle dismissioni del patrimonio immobiliare non utilizzato, come, facendo un esempio concreto per il Comune di Salerno, “l’Ospedale Da Procida che se non rientra in un piano strategico sanitario può essere venduto a privati o ceduto alle banche creditrici”. Una lettera che, nei prossimi giorni, farà discutere, perchè la sensazione è che si vada verso una gestione “partecipata” del mondo della sanità. E’ giunto il momento di cambiare marcia per la Regione Campania che, a distanza di quasi 2 anni dalla campagna elettorale del 2010, si ritrova tra le mani un bilancio politico ed amministrativo piu’ che deludente. Ai vertici della Giunta Regionale il quadro è abbastanza chiaro: o si inverte la tendenza, con il coinvolgimento dei territori, oppure si va verso un declino totale. E’ questo proprio il senso di un fitto colloquio telefonico che, nella serata di venerdì, ha visto impegnati Berlusconi, Nitto Palma e Stefano Caldoro. Un “ragionamento” a tre dal quale è emerso che, in Campania, esistono profonde differenze tra i diversi territori, a cominciare dalla netta distanza che c’è tra il sistema di gestione del partito e delle istituzioni tra le province di Napoli e quella di Salerno.

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