Nelle elezioni regionali che si sono svolte negli ultimi due anni, abbiamo raccolto oltre 240mila voti, pari a circa il 2,9% dei consensi. Per una forza giovane, credo sia un risultato incoraggiante. Sappiamo che è solo l’inizio e puntiamo a radicarci di più”. Lo afferma, in un’intervista a Il Messaggero, Mara Carfagna, segretaria di Noi Moderati. “L’obiettivo – aggiunge – è quello di trasformarci sempre più in un partito vero e proprio, con un forte un radicamento. Vogliamo riportare al voto i disillusi dalla politica, ma anche evitare che il voto moderato scivoli verso il centrosinistra”.
“Il Terzo polo – afferma ancora Carfagna – era una ipotesi suggestiva qualche anno fa. Le ultime Europee hanno certificato la mancanza di agibilità politica per un progetto alternativo ai due poli. Chi davvero vuole far contare la voce dei moderati non può che farlo all’interno due coalizioni. Non esiste lo spazio per ipotesi terzopoliste”.
Maurizio Lupi è tornato a chiedere una legge elettorale senza sbarramento e con le preferenze. Un compromesso con gli alleati è possibile? “Io non sono contraria alle preferenze – prosegue -, ma saranno i tecnici dei partiti a entrare nel merito delle questioni. Non ho dubbi che anche su questo si troverà la sintesi nel centrodestra e mi auguro che si possa lavorare anche con il centrosinistra perché le regole del gioco è sempre bene scriverle insieme. Penso sia necessario arrivare a una legge elettorale che garantisca stabilità e governabilità, oltre che rappresentatività”.
In vista delle prossime comunali, a Milano, Lupi è tra i nomi più quotati. Come influirebbe la sua candidatura, servirà cercare un nuovo leader? “No, assolutamente. Io faccio il tifo per Maurizio. Per Milano c’è bisogno di una persona esperta, che conosca bene la città, certo, ma anche le dinamiche politiche che servono per governarla. Sarebbe un bene per tutti indicarlo come candidato”.
