
Senza entrare nel merito dei contenuti dell’Ordinanza firmata oggi, che per certi versi potrebbero essere anche condivisibili, c’è certamente un enorme errore di metodo: non si possono assumere provvedimenti così drastici dalla sera alla mattina, firmando nel pomeriggio un provvedimento che andrà in vigore solo poche ore dopo. È questa circostanza a generare le comprensibili rimostranze dei cittadini, che non avevano avuto alcun sentore di questa volontà né avevano avuto anticipazioni in questo senso, neanche nella solita diretta social del Governatore. Non si può non pensare a quanti – in particolare titolari di attività legate al consumo di generi deperibili, tra cui bar e ristoranti – hanno provveduto nei giorni scorsi ad attrezzarsi per la riapertura e che ora si vedono costretti a buttare via tutto. Peraltro, senza aggiungere alcun ulteriore ristoro a quelli previsti dal Governo per il periodo della zona rossa.
Questo modo di amministrare non è tollerabile. Scelte come queste, che condizionano la vita e il lavoro di migliaia di persone, vanno ponderate bene e, soprattutto, condivise nei modi e nei tempi giusti. De Luca avrebbe avuto il modo e il tempo per farlo ma ha scelto un’altra strada. E non viene difficile cogliere in questo atteggiamento l’ennesimo atto di un conflitto con il Governo nazionale giocato sulla pelle dei cittadini campani.