NUOVA CORTE COSTITUZIONALE. IN CORSA C’E’ ANCHE IL SALERNITANO NINO MAROTTA

Il Parlamento deve scegliere. A Montecitorio s’incrociano i destini della politica e dell’ordinamento giudiziario. Deputati e senatori devono individuare 10 giudici, 2 per la Corte Costituzionale 8 per il Consiglio Superiore della Magistratura. Fin’ora la quadra non è stata trovata ma oggi potrebbe arrivare la fumata bianca, almeno per la Consulta visto che si abbassa il quorum per l’elezione poiché si è giunti al quarto scrutinio. Si avvia a vestire la toga di Giudice Costituzionale Luciano Violante, ex Presidente della Camera. Per Forza Italia in corsa c’è Donato Bruno, nonostante non arrivino segnali ufficiali.

 

Diversa la situazione per il Csm, organo di autogoverno della magistratura, crocevia di delicatissimi equilibri politico istituzionali. La Campania gioca un ruolo da protagonista. Paola Severino, ex Ministro della Giustizia del Governo Monti si avvia verso l’elezione certa con tanto di indicazione per assumere la vice presidenza di Palazzo dei Marescialli. Un ruolo operativo visto che costituzionalmente al vertice del Consiglio Superiore della Magistratura c’è il Capo dello Stato. Se per la Severino, trasversalmente stimata, l’elezione non è un problema, c’è una contesa tutta campana tra due deputati. Uno solo la spunterà tra Carlo Sarro, noto amministrativista e politico di lungo corso partito dal casertano e Antonio Marotta natali salernitani, già membro laico del Csm nel 2002. Per Carlo Sarro l’indicazione è arrivata direttamente da Silvio Berlusconi che già valutava nei mesi scorsi la sua candidatura a coordinatore regionale del partito in Campania. Oggi in aula si andrà alla conta con Denis Verdini, plenipotenziario dell’ex Premier che si spenderà per l’elezione di Sarro al Csm. A sostegno invece della candidatura di Marotta c’è anche un ragionamento prettamente politico: lasciando lo scranno di Montecitorio, lascerebbe spazio ad Amedeo Laboccetta, già deputato nella scorsa legislatura oggi al vertice della società Gori. Nel caso in cui dovesse essere eletto Carlo Sarro le porte di Montecitorio si aprirebbero per Michele Pisacane, già deputato nel 2006 con l’Udeur di Clemente Mastella, salvo poi trasmigrare nelle Udc. Infine l’ultima apparizione nel gruppo de I Responsabili non prima di aver condotto la campagna elettorale per la moglie Annalisa Vessella, oggi componente del Consiglio regionale della Campania, salita agli onori della cronaca per i manifesti in cui si presentava con il cognome da sposata. Quella in Forza Italia dunque è una valutazione politica, ma che nelle prossime ore andrà risolta anche se si attende prima lo sblocco della Consulta per poi passare all’elezione dei membri laici del Csm. Sale a tre il numero di coloro che sono in corsa per Palazzo dei Marescialli, oltre a Carlo Sarro e Antonio Marotta, nelle febbrili trattative per l’elezione degli 8 membri laici del Consiglio Superiore della Magistratura ne arriva una dell’ultim’ora. Stando a quanto apprende il VELINO da importanti esponenti politici regionali della Campania di Forza Italia, arriva pressante l’indicazione di Ciro Falanga. Avvocato di Torre del Greco, in provincia di Napoli, Senatore della Repubblica, componente della Commissione Giustizia di Palazzo Madama, con buone relazioni nel campo giudiziario.

 

tratto da ilvelino.it