Il banco delle candidature del Partito Democratico è sul punto di saltare. A Napoli, nel corso della riunione della direzione regionale del PD, convocata per stilare una bozza della griglia delle posizioni dei singoli candidati per le politiche, è emersa una profonda spaccatura tra i territori e le stanze dei bottoni. Come se le elezioni primarie di collegio non fossero servite a nulla, sul tavolo delle trattative sono giunti i nomi dei “paracadutati”,
personaggi che senza passare per il voto popolare hanno avuto una “wild card”, da utilizzare per entrare in lista, in posizione utile ovviamente. Di chi si tratta ? GUGLIELMO EPIFANI, già Segretario Generale della CGIL, oggi Presidente della Fondazione Visentin, che il partito (o meglio il sindacato) ha deciso di inviare sul territorio della Regione Campania. Poi un nome proveniente dal mondo del giornalismo: ROSARIA CAPACCHIONE, firma illustre del quotidiano IL MATTINO, autrice di numerose inchieste sulla Camorra e sul malaffare in tutta la Regione Campania. Infine il segretario regionale del Partito Democratico ENZO AMENDOLA, fino ad ora completamente fuori da ogni tipo di competizione. Ci sarebbero, poi, almeno altri due nomi che non sono stati resi pubblici quando, nel corso della riunione, si è assistito alla sollevazione dei territori e dei rappresentanti di chi, a ridosso delle festività natalizie, ha messo in campo una vera e propria campagna elettorale, investendo tempo e risorse. Il muro contro muro, a livello regionale, è solo un assaggio di quello che accadrà, martedì prossimo, quando a ROMA, per la chiusura definitiva della lista, si terrà una seduta straordinaria della direzione nazionale. Si annunciano tre giorni di fitte trattative, riunioni segrete e summit di corrente, perchè nessuno vuole rinunciare a quello che ha conquistato sul campo. Il clima è rovente ed anche dopo la definizione delle liste per le elezioni politiche non mancheranno le polemiche che accompagneranno la vera e propria campagna elettorale.