Il Partito Democratico, sui territori e in provincia, è stato impegnato negli ultimi quattro mesi con congressi e primarie ad ogni livello.
La Direzione si trova quindi a discutere delle vicende locali con grave ritardo e, pur condividendo le proposte di massima che giungono dai Comuni al voto, auspica:
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Che i gruppi dirigenti locali e i candidati Sindaco lavorino ancora, fino alla presentazione delle liste, per approfondire e risolvere quelle situazioni che non vanno ancora nella direzione della massima unità possibile al nostro interno, del massimo dell’allargamento a forze nuove e dell’apertura a esperienze che non si collocano tradizionalmente dalla nostra parte (sia pure in un quadro di coerenza, di alternativa a Caldoro e alle destre, di rinnovamento).
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Che si rafforzino, quindi, aprendo e allargando le nostre liste e le nostre coalizioni, quelle scelte che, soprattutto nei comuni al di sopra dei 15000 abitanti, sembrano orientate a una mera conferma degli “assetti dati”, verso sempre più compiute proposte politiche, programmatiche e civiche, alternative alla destra.
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Che, con il contributo specifico dei nostri deputati nazionali, nonché dei consiglieri regionali e del gruppo Pd alla Provincia, si possano concludere positivamente e unitariamente alcune vicende che sono ancora aperte.
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Che, i Consiglieri regionali della provincia di Salerno, incidano sull’intero gruppo regionale per quel lavoro di opposizione a Caldoro e alla destra che appare oggi, quantomeno, inadeguato.
La Direzione, inoltre, decide, in riferimento alle prossime elezioni Europee e alla crisi della Regione Campania di organizzare e promuovere una serie di iniziative e manifestazioni pubbliche, rivolte all’esterno, verso un’opinione pubblica cui abbiamo il dovere, in campagna elettorale, di rivolgerci con più concretezza e umiltà ma, soprattutto, con proposte di governo dei territori che siano comprensibili ed esplicite.
In particolare
– sui Fondi Europei, che sono il primo capitolo del nostro programma, anche in considerazione della mancanza di copertura finanziaria verso i comuni, dell’inadeguata e “partigiana” iniziativa dell’Anci Campania, del rischio di un vero e proprio commissariamento sui FONDI U.E.
– sull’ambiente
– sulla crisi dei Piani sociali di zona
– sulla Sanità
QUESTO DOCUMENTO E’ STATO APPROVATO ALL’UNANIMITA’ DALLA DIREZIONE PROVINCIALE RIUNITASI LUNEDI’ 17 MARZO