Antonio INGROIA, leader del movimento-partito RIVOLUZIONE CIVILE, sta alla finestra ed attende cosa accadrà, soprattutto in casa PD dopo la compilazione delle liste, con gli inevitabili mal di pancia che colpiranno gli esponenti del Partito Democratico eslcusi dalla competizione elettorale.
Una strategia che non esclude il coinvolgimento direttto di alcuni esponenti del mondo della cosiddetta società civile, a cominciare dai colleghi dello stesso magistrato siciliano. E così accade che, proprio oggi, il Consiglio Superiore della Mgistratura deve valutare la richiesta di aspettativa presentata da un notissimo magistrato salernitano, oggi in servizio all’interno della Procura della Repubblica del Tribunale di Lagonegro. Stiamo parlando di MICHELANGELO RUSSO, uno dei Pubblici Ministeri protagonista della Tangentopoli salernitana degli anni ’90, dei tanti arresti illustri che poi, in sede di dibattimento, si conclusero, spesso e volentieri, con pronunce di assoluzione con formula piena. Ebbene RUSSO potrebbe essere il nome illustre sul quale puntare, in Provincia di Salerno e, di riflesso, nel Collegio CAMPANIA 2, per la lista RIVOLUZIONE CIVILE che, in attesa di definire l’intesa con il magistrato salernitano, sta anche attendendo l’evoluzione, come dicevamo, in casa Partito Democratico. Un nome c’è già ed è quello di PINO GALASSO, ex Sindaco del Comune di Avellino, esponente del PD, bocciato in sede di Primarie di Collegio ma convinto che quelle consultazioni dello scorso 29 Dicembre sono state viziate da brogli ed irregolarità. Ed in provincia di Salerno ? Pare che anche altri esponenti del Partito Democratico abbiano avviato un dialogo con la componente arancione della politica campana che, in queste ore, viene gestita non solo dal sindaco di Napoli LUIGI DE MAGISTRIS ma anche dal suo ex TOMMASO SODANO, già Senatore dei Verdi e Presidente della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla gestione del ciclo dei rifiuti. Alcuni sindaci ed ex primi cittadini del salernitano nelle prossime ore saranno ricevuti a Napoli per verificare la disponibilità ad una loro candidatura alle prossime elezioni politiche. E sono, ovviamente, esponenti del Partito Democratico.