“Dunque è ufficiale. Partito da Salerno, mia terra natale, terra della mia gioventù e della mia formazione, terra del mio cuore e delle mie amicizie, terra di bellezza e cappe di potere, terra di dinastie opprimenti e potenziali inespressi, torno a Salerno investito di una candidatura a rappresentare in Parlamento le istanze del territorio.”
Lo scrive Pino Bicchielli, candidato nel collegio Uninominale per la Camera di Salerno con tutto il centro destra.
Non voglio essere retorico. Per chi come me ama visceralmente la politica ma non ne ha fatto un professionismo, per chi come me ha sempre coltivato la militanza senza farne una rendita di posizione, è un’emozione fortissima. E una grande responsabilità. La mia candidatura è figlia di un modo di fare politica quasi rivoluzionario, incarnato nel gesto del coordinatore nazionale del mio partito, Gaetano Quagliariello, che senza recedere di un millimetro dal suo impegno politico ha rinunciato al collegio in nome della territorialità, dando un messaggio potente che lascerà un segno. Lo ringrazio come ringrazio il presidente di “Italia al Centro”, Giovanni Toti, per aver condiviso l’indicazione del mio nome, e ringrazio i partiti della coalizione, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, e le forze che con noi hanno dato vita alla lista comune “Noi moderati”, per aver accolto con entusiasmo questa scelta. Non mi dilungo oltre, ci sarà modo in queste settimane di dirci tante cose e ora è il tempo di catalizzare questa forte emozione e tradurla in energia fattiva. Chi come me è cresciuto a pane, lavoro e politica, chi considera la rappresentanza parlamentare l’approdo della militanza di una vita e non un diritto divino o “ereditario”, avverte la grande responsabilità di cui viene investito. Farò di tutto per esserne all’altezza, con tanta umiltà e altrettanta determinazione.
