PROVINCIALI 2024. CASCIELLO (AZIONE): “SIAMO GIA’ AL LAVORO PER LA NOSTRA LISTA”

Anche Azione accende i motori della campagna elettorale per le Provinciali 2024, in attesa dell’approvazione definitiva della nuova legge sul voto popolare e sulle funzioni degli enti provinciali. Il Coordinatore Provinciale Gigi Casciello si sofferma anche sugli errori commessi con l’approvazione della Legge Delrio.

Dopo oltre 10 anni, l’elezione del Presidente della Provincia e del Consiglio Provinciale torna nelle mani dei cittadini. E’ stata bocciata la riforma Delrio ?

“La riforma Del Rio non solo ha sottratto ai cittadini il diritto di scegliere a chi affidare l’amministrazione della propria Provincia ma al contempo ha determinato una conseguente impossibilità alle amministrazioni provinciali di intervenire con efficienza per le competenze che invece sono loro rimaste a cominciare dagli interventi per le strade provinciali e l’edilizia scolastica. Insomma, una perfetta dimostrazione di come e quanto riforme in nome di diminuzione di costi della politica possano fare danni irreparabili a danno delle comunità.”

Azione è pronta a presentare la sua lista ? Ed è scontata la presenza del partito di Carlo Calenda all’interno di una coalizione di centro sinistra ?

“Azione nel lavoro di radicamento sul territorio salernitano sta già lavorando per avere una propria lista alle elezioni provinciali sempre che il Governo sia in grado di portare all’approvazione del Parlamento il disegno di legge con il quale si torna al suffragio universale per le elezioni provinciali. Circola una bozza della nuova legge ma credo che ci sia ancora molto da lavorare per evitare, ad esempio, che le provinciali ricalchino pedissequamente le regionali. Azione e’ un partito riformista e liberale ben oltre dall’idea di un centro opportunista pronto ad allearsi con chiunque rincorrendo il ruolo di ago della bilancia. Noi guardiamo ai programmi e alla realista concretizzazione degli stessi. In provincia di Salerno si pone tra l’altro un problema di alternativa a un sistema di governo locale che resiste da 30 anni e che mostra da tempo limiti e contraddizioni non più tollerabili. Ma non per questo poniamo preclusioni. Il vero problema restano i programmi e conseguentemente anche gli uomini chiamati a renderli reali. In pratica non c’è nulla di scontato. Prossimamente entreremo nel merito e chiunque intenda vederci a un tavolo di trattative sappia sin d’ora che ci confronteremo su ciò che c’è da fare e da realizzare. Non su altro.”