Negli ultimi giorni, gli attacchi di Forza Italia alla Lega al Sud hanno suscitato non pochi interrogativi tra gli osservatori politici. Qual è la ragione dietro questa improvvisa offensiva? Per comprendere il contesto, bisogna tornare a quanto accaduto con l’arrivo di Michela Rostan nelle fila della Lega campana.
La presentazione del nuovo acquisto leghista ha scatenato una serie di accuse dirette al leader nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. I vertici campani del Carroccio non hanno perso occasione per sottolineare il trattamento riservato alla Rostan alle ultime elezioni politiche, quando Tajani decise di escluderla dalle liste azzurre. Un’operazione che la Lega ha trasformato in un attacco frontale alla leadership forzista.
È stato Gianpiero Zinzi, a lanciare la stoccata più dura, definendo i vertici nazionali di Forza Italia “inaffidabili”. Secondo Zinzi, Tajani e il capogruppo alla Camera, Paolo Barelli, fanno promesse che poi non mantengono, come dimostrato – a detta dei leghisti – dalla vicenda Rostan. L’accusa è stata chiara: Forza Italia, secondo la Lega campana, manca di credibilità nei confronti degli alleati e dei propri candidati.
Questa narrazione non poteva passare inosservata agli occhi dei forzisti campani provocandone la dura reazione.
