La Regione Campania e le difficoltà nella gestione del sistema di accoglienza e di assistenza per i minori. Un tema sul quale interviene anche una delle assistenti sociali da sempre in prima linea: Carmela Grimaldi.
Nelle regioni del sud, lo sviluppo dell’incidenza della povertà assoluta è peggiorata, negli ultimi anni sono ben tremilionisettantaduemila, settecentoventicinquemila in più rispetto a un anno prima, e i nuclei familiari in condizioni di povertà assoluta sono cresciuti da settecentonovantaduemila unità a unmilionequattordicimila, duecentoventiduemila famiglie in più, si associa un aumento dell’intensità della povertà relativa, dal 21,4 al 23,5%.L’ andamento della povertà relativa comprova alcune complicazioni osservate per la povertà assoluta, peggiora la condizione delle famiglie con quattro (dal 18,1 al 21,7%) e cinque o più componenti (dal 30,2 al 34,6%), in particolare quella delle coppie con due figli (dal 17,4 al 20,4%), soprattutto se persone di minore età (dal 20,1 al 23,1%).In Campania ci sono ventisette Comuni in default (dati 2013 della Corte dei conti). In quei ventisette comuni vivono 260 mila 237 persone di minore età. E’ un grosso esercito quello dei bambini in Campania che vivono in povertà assoluta, sono centotrentamila, ossia l’11,7 % della popolazione minorile. Bisogna tutelare i minori denunciando questa situazione drammatica, c’è l’ urgenza di un monitoraggio costante delle emergenze sui vari territori, il disastro sociale da luogo all’aumento di alcune problematiche come l’evasione scolastica che sta raggiungendo picchi elevatissimi. Le famiglie hanno tante difficoltà economiche al punto che diminuiscono anche le visite mediche. Nei supermercati c’è la caccia all’offerta e questo comporta un abbassamento della qualità del cibo ed un aumento anche dell’obesità infantile. C’è poi il delicatissimo problema relativo al gioco d’azzardo, dove la Campania è la prima in Italia per il gioco minorile. Questi soggetti , questi problemi anche molto urgenti, troppe volte minimizzate dalla politica, qualunque sarà il prossimo governatore della regione Campania dovrà prendersi l’impegno di interventi mirati, e di investire nel miglior modo possibile i fondi destinati all’Infanzia. Il mio ruolo professionale ( Assistente Sociale ) mi permette di avere un contatto diretto con quello che riguarda l’area infanzia e adolescenza, collaboro ad un progetto ambizioso con il Garante dell’adolescenza e dell’infanzia Regione Campania. Consiste nell’attivazione di sedi decentrate nei capoluoghi di provincia (Benevento e Caserta Salerno e Avellino) L’ urgenza di avvalersi di sedi decentrate si è resa necessaria per la vastità del territorio, per un maggiore contatto con i servizi sociali e gli ambiti. Uno sportello aperto al pubblico che contribuisce ad una conoscenza maggiore delle difficoltà dei singoli territori con la finalità di fornire, sempre più, un servizio di tutela dei minori e delle famiglie anche attraverso la rete di enti del terzo settore e degli enti istituzionali. Primariamente c’è la necessita di una raccolta di dati per alimentare una banca dati capace di mappare il disagio minorile della nostra regione.
