ROBERTO FICO A VALLO DELLA LUCANIA INSIEME A SIMONE VALIANTE: APPUNTAMENTO MARTEDI’ 8 LUGLIO

L’occasione è la terza edizione del Premio Antonio Valiante, una manifestazione dedicata alla storica figura dell’amministratore del Cilento, ma la presenza di Roberto Fico, candidato in pectore alla Presidenza della Regione Campania, assume anche un sapore politico. Anche perchè, ad accoglierlo, ci sarà Simone Valiante che, anche di recente, non ha mai risparmiato critiche all’operato del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

“Amministrare significa rispettare le leggi.” E’ quanto scrive Simone Valiante ” Si governa per 5 anni e non esistono alibi per il rinvio”. Questa non è una dichiarazione del Governo di centro destra, ma è quello che ha dichiarato il presidente della Regione Toscana , Eugenio Giani, in merito alle prossime elezioni regionali. È il sintomo probabilmente che De Luca, per la prima volta nella sua vita politica, è seriamente in difficoltà. Tutte le carte che si è giocato negli ultimi anni, dal sostegno a Bonaccini, agli attacchi violenti ad Elly Schlein (che come fa un leader vero non replica ma lascia che gli eventi si consumino da sé. Chapeux: prima repubblica), alla legge regionale pezzotto, cassata inesorabilmente dalla Consulta, all’atteggiamento poco istituzionale che ha irritato in tante occasioni la Meloni e così potremmo continuare a lungo. Non so se il vecchio Leone sia realmente all’angolo, ma se non è così, poco ci manca. Onore delle armi ai combattenti, sempre, soprattutto quando la pensiamo diversamente sulla vita e sull’impegno pubblico; ma oggi il presidente De Luca è seriamente ad un bivio. Lui sa di non poter contare su eredità politiche fragili come sa di avere contro di sé oggi l’ingratitudine dei beneficiati, l’astio dei mai “arrivati” e la necessaria ansia di ricollocazione dei tanti che devono guardare al dopo. A proposito di Dopo, solo qualche sciocco seguace può pensare di costruire gruppi o presunte squadre deluchiane per il dopo in consiglio regionale. Con i tanti arruolati in questi anni con logiche esclusivamente fideistiche e qualche volta “acefale”, ne rimarrebbe ben poco già il giorno successivo. De Luca, a mio avviso, ha una sola possibilità di sopravvivere politicamente, per se e per altri. Chiedere di guidare, previo consenso del candidato presidente e del segretario nazionale del partito, la lista del Partito democratico al consiglio regionale”