Restano i sigilli al Crescent. Il Tribunale del Riesame ha rigettato l’appello degli avvocati della Crescent srl, che chiedevano di revocare il sequestro dell’immobile. I lavori quindi non potranno riprendere, ma i giudici hanno ridimensionato il quadro delle esigenze cautelari, legando il sequestro solo al contestato reato di abuso d’ufficio per il mancato pagamento dei lavori della piazza, che il Piano urbanistico fissava a carico dei costruttori come onere di urbanizzazione.
Non sussistono invece, secondo il Riesame, i presupposti per ipotizzare
una demilizione dell’emiciclo. Ora la “palla” torna nel campo dei costruttori: se dovessero offrire il pagamento degli oneri di urbanizzazione (fatto salva una restituzione in caso di assoluzione nel merito) potrebbero presentare una nuova richiesta di dissequestro e ottenerne l’accoglimento.
tratto da lacittadisalerno.it