Massimo Cariello

SANITA’ IN PROVINCIA DI SALERNO: MASSIMO CARIELLO SCRIVE AL MANAGER ANTONIO SQUILLANTE

Proviamo ad andare oltre gli steccati campanilistici e ad evitare dichiarazioni strumentali e di basso profilo politico.
Tutti sappiamo che se oggi la sanità in Campania è ridotta in questo stato non è per responsabilità di chi oggi prova a salvarla, cosi come conosciamo molto bene noi ebolitani chi veramente ha gestito la sanità in questi ultimi 15/20 anni e quindi a chi dobbiamo dire “grazie” per il suo lavoro.
Ma se davvero vogliamo salvare e rilanciare le eccellenze che pur ci sono nel nostro nosocomio dobbiamo provare tutti a fare un passo indietro, per poter provare a farne tre avanti dopo. L’ultima provocazione del sindaco e di qualche consigliere di “opposizione”, di volersi incatenare davanti all’ospedale, assume un aspetto grottesco se ci soffermiamo a pensare a questi ultimi anni trascorsi.

Ma perchè non ci si è incatenati quando fu inopinatamente chiuso il reparto di Urologia il giorno dopo la sua inaugurazione? Perchè non si sono incatenati quando il commissario De Simone affermò di voler risanare le casse dell’ASL chiudendo il nostro ospedale di Eboli? E perchè, parlando del reparto di Nefrologia, il sindaco non si è incatenato negli ultimi 2 anni alla presenza del commissario Bortoletti?
Non voglio essere frainteso, ritengo che la protesta, anche eclatante, sia sempre da sostenere quando ha come obbiettivo la proposta e l’intento costruttivo e comprendo benissimo le difficoltà di lavoro nel reparto di nefrologia giunte ormai al limite della sopportazione umana e che giustificano l’asprezza dei toni per tutti gli anni di assoluta indifferenza della politica e delle vecchie dirigenze ASL.
In quest’occasione mi preme sottolineare l’impegno e la concretezza delle uniche risposte dimostrateci in questa vicenda solo dal mangement del centro Elaion, unica parte in causa che oggi avrebbe il diritto di alzare la voce dopo i sacrifici fatti. Condivido e apprezzo, invece, l’attegiamento responsabile che la dirigenza di questo centro ha assunto nell’attendere il regolare percorso della legge e dei tempi amministrativi.
In questi ultimi due mesi, mi sono fatto carico di portare all’attenzione del direttore generale Squillante le esigenze del reparto e posso qui comunicare che dopo un’ultima e cruciale verifica dei costi, è stata approntata la delibera per l’avvio della procedura di ultimazione dei lavori. Posso quindi affermare che abbiamo fatto in 3 mesi ciò che non si è stati capaci di fare in anni.

Ma nonostante ciò, non mi sfugge il rischio che sta correndo il nostro plesso di Eboli e mi è chiaro il fatto che le scelte sono anche condizionate dai contesti politici locali, ma continuare ad operare con questo meschino metodo
campanilistico rischia di lasciare spazio a chi fino ad oggi ha tentato di manovrare nell’ombra contro il nostro ospedale e a farci restare a loro subalterni. Caro Sindaco, ti rilancio per l’ennesima volta l’invito a fare squadra ed evitare annunci demagogici e atteggiamenti estremistici. Tu rappresenti la massima istituzione locale e per questo dovresti onorare la tua carica non supportando consiglieri che di tanto in tanto, si svegliano di soprassalto dall’intorpidimento politico cronico ricordandosi improvvisamente di essere anche loro ebolitani a singhiozzo.
Sindaco, apriamo un tavolo insieme con il direttore generale Squillante e il direttore sanitario Pagano, confrontiamoci con il sindaco di Battipaglia per trovare tutti insieme un percorso che dia una reale e concreta risposta alle esigenze di tutto il nostro territorio.
Mettiamo da parte le diatribe politiche locali da campagna elettorale e per il bene della nostra città, del nostro ospedale e di tutti i cittadini della Piana del Sele proviamo ad alzare il tono del confronto politico e non solo della voce.

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