 tratto da corrieredelmezzogiorno.it
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I SIMPATICI –  Se la simpatia è davvero, come dice lo psicologo Parisio Di  Giovanni, la sonda psicologica che usiamo per capire se è il caso di  instaurare una relazione con la persona che abbiamo di fronte, il 17%  dei nostri intervistati manifesta un sentimento di avvicinamento verso  Vincenzo De Luca. Forse perchè usa lo stesso linguaggio  dell’interlocutore: informale, immediato, quotidiano. Ieri pomeriggio,  ad esempio, intervistato dai ragazzi terribili de «La Zanzara», su  Radio24, ha detto, senza troppi peli sulla lingua: «Bersani o Renzi? È  scelta tra palude burocratica e Zecchino d’Oro, urge rinnovamento».
 Alle sue spalle, in classifica, un personaggio naif, l’ingegnere Luigi  Santorelli, noto a Salerno per il modo stravagante ed estroso con cui  conduce le sue battaglie per il riconoscimento dei diritti civili, e un  attore, Ciro Girardi, che proprio dell’imitazione del sindaco- sceriffo  ha fatto il suo cavallo di battaglia. Ma in odore di simpatia risultano  anche l’opinionista tv ed ex calciatore Fulvio De Maio, ormai una  vedette di Youtube per certe uscite televisive, il presidente della  Provincia Edmondo Cirielli (che comunque riscuote più indicazioni di  antipatia) e un altro personaggio dello spettacolo locale, Claudio  Tortora. Si parla tanto del rigetto che la gente manifesta nei confronti  dei politici, non sarà abbastanza se in classifica trovano posto un ex  deputato, l’avvocato Guglielmo Scarlato, e l’attuale assessore comunale  al turismo del Comune di Salerno Enzo Maraio. Viene considerato  simpatico anche Robertino, il venditore extracomunitario di fazzoletti  di via Carmine, l’unico ad essere «autorizzato» con tanto di tesserino  dal sindaco De Luca. Le segnalazioni, tutte assolutamente spontanee,  sono giunte, infine, anche per Matteo Rocco del ristorante «Quasi in  porto », per i giornalisti Anna Bisogno, Ivano Montano, Peppe  Iannicelli, per il portavoce del presidente Cirielli, Pasquale Petrillo,  per i docenti universitari Annibale Elia, Giuseppe Cacciatore e Pino  Cantillo, per l’artista Nadia Farina, per il questore Antonio De Iesu,  il sindaco di Pontecagnano Ernesto Sica, l’ex comandante della  Capitaneria di porto Andrea Agostinelli, Nunzio Bisogno, vetraio di  piazza Sant’Agostino a Salerno, l’imprenditore Giovanni Vietri, il  sindacalista Luigi Ciancio, il presidente del consiglio comunale Antonio  D’Alessio, il musicista Guido Cataldo, il carabiniere Pasquale Di Leo,  l’ex consigliere comunale Lorenzo Forte. E ancora Matteo Amaturo, Renato  Del Mastro, Marco Spina, Antonio Lubritto e un bel poker calcistico:  Claudio Lotito, Roberto Breda, Francesco Montervino e Nanu Galderisi. Un  «mi piace» anche per la pornostar Priscilla Salerno. Che avrà di  simpatico?
GLI ANTIPATICI – Antipatici si nasce o si diventa? È un problema legato ai tratti somatici (naso aguzzo e occhi un po’ obliqui non sono sinonimo di simpatia) oppure una questione che si riferisce al modo di porsi nei confronti della gente? Per il 23% dei nostri intervistati che ha indicato Vincenzo De Luca come re degli antipatici l’interrogativo non ha ragione di esistere: il sindaco di Salerno sale in cima al podio sia per i modi spicci, a volte anche un po’ arroganti, che per una fisiognomica tutt’altro che dolce, in linea con quell’autoritarismo di cui è portatore. C’è da chiedersi fino a che punto De Luca non sia consapevole di tutto questo e nel tempo abbia saputo crearsi un personaggio su misura. Al secondo posto, a poche incollature dal primo (18%) il presidente della Provincia, Edmondo Cirielli. Per lui vale in buona sostanza lo stesso discorso fatto per il suo antagonista politico. A seguire, il vicepresidente della Provincia, Antonio Iannone, il presidente della Camera di Commercio, Guido Arzano, e lo scrittore di romanzi in cima alle classifiche librarie Diego De Silva. A dispetto del modo di vestire (gessati blu con cravatte rosa) risulta antipatico al nostro campione d’intervistati anche il presidente del collegio dei liquidatori del Cstp, Mario Santocchio. Non sono alunni del liceo Tasso, invece, quelli che «bollano» il preside Salvatore Carfagna, papà dell’ex ministra Mara che pure porta a casa una segnalazione di scarsa simpatia. Chiudono la top nine don Comincio Lanzara, il sacerdote di cui negli archivi fotografici non esiste un’immagine sorridente, e l’assessore all’Annona del Comune di Salerno Franco Picarone. Qualche altra indicazione qua e là relega nel girone degli antipatici il coordinatore Pdl Antonio Mauro Russo e l’ex presidente del Cstp Ciccio D’Acunto, i giornalisti Sergio Vessicchio, Antonio Esposito e Michele Santoro, l’ex manager dell’Asl Salerno Maurizio Bortoletti, il senatore Nino Paravia, il nuovo direttore di Equitalia a Salerno e «quello che calcola la Tarsu», l’antropologo Paolo Apolito, l’assessore regionale Giovanni Romano, il presidente degli architetti Maria Gabriella Alfano, la docente universitaria Mariapaola Fimiani, l’avvocato Dario Incutti, il presidente dell’Autorità portuale Andrea Annunziata, la gallerista Tiziana Di Caro, il sostituto procuratore a Vallo della Lucania Alfredo Greco, l’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio e l’ex assessore provinciale Corrado Martinangelo. Un «non mi piace» va infine al vigile urbano Walter Ronca: in fatto di somministrazione di multe sembra che sia uno dei più terribili

 
							 
							