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SPRECHI DI DENARO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. ECCO IL DOSSIER DELLA CISL FUNZIONE PUBBLICA DI SALERNO

 

Amministrazioni pubbliche poco trasparenti per celare gli sprechi. Questo il dato emerso, secondo la Cisl funzione pubblica che, dallo scorso mese di agosto, ha cominciato a raccogliere i dati riguardanti le spese delle pubbliche amministrazioni locali. Una indagine basata, in particolare, sulle spese per gli Organismi indipendenti di valutazione e i fitti passivi.
I costi maggiori, a quanto pare, derivano proprio dai primi. Qui, in cima alla classifica c’è lo Iacp, l’Istituto autonomo delle case popolari che, per ogni componente dell’Organismo indipendente di valutazione (sono tre), ad ogni seduta, sborsa la bellezza di  4.207 euro, per un totale di poco meno di 13mila euro per il 2012.
Stando al dossier presentato dalla Cisl funzione pubblica di Salerno, nei 12 mesi appena trascorsi (per l’esattezza fino al 30 settembre del 2012), le amministrazioni pubbliche della provincia (Comuni, Provincia, Enti) hanno sostenuto costi, per il lavoro svolto dagli Oiv, complessivamente 355mila euro. Ed il dato non è nemmeno chiarificatore dal momento che molte amministrazioni pubbliche, contravvenendo alle specifiche normative sulla trasparenza, i dati relativi alla spesa sostenuta non li hanno resi noti. Una somma, comunque, non indifferente se si considera la particolare e difficile congiuntura economica che sta vivendo l’intera nazione e lo stesso territorio salernitano.  
«Dietro ogni nomina dei componenti degli Organismi indipendenti di valutazione si celano gli sprechi della politica». Così il segretario provinciale della Cisl funzione pubblica, Matteo Buono, commenta il dossier stilato dal sindacato in merito a quelli che sono i costi degli Organismi indipendenti di valutazione, ovvero gli organi di controllo dell’operato e dell’organizzazione delle amministrazioni pubbliche. «Organismi che – spiega ancora Buono – poi tanto indipendenti non sono, dal momento che, spesso e volentieri, i componenti sono gli stessi che dovrebbero essere valutati».
E se lo Iacp veste la maglia nera del dossier della Cisl, non va meglio la Camera di Commercio di Salerno che, per i suoi tre componenti dell’Oiv, paga 3.315 euro a seduta. Nel corso del 2012, l’organismo di valutazione si è riunito due volte per una spesa totale, per quel che concerne l’Ente camerale, di 21mila euro.
Di 40mila euro, fino al 30 settembre 2012, la spesa sostenuta dalla Provincia di Salerno per il lavoro svolto dai 7 componenti dell’Organismo indipendente di valutazione, ma il dato di quante volte si siano riuniti non è disponibile.
Per il Comune di Salerno, la spesa è stata ben più elevata, ma l’Oiv di palazzo di Città si è riunito, presieduto dall’avvocato Salvatore Sica, ben 36 volte. Per i tre componenti del nucleo di controllo comunale circa 1.300 euro a testa ogni seduta.
E mentre al Comune di Campagna, l’Oiv lavora in maniera completamente gratuita, tra i Comuni che si sono distinti per i contenutissimi costi degli Oiv ci sono quello di Trentinara (33 euro a testa per i tre componenti) e quello, molto attivo, di Vietri sul Mare, dove l’Organismo, riunitosi 20 volte, è costato complessivamente 4.500 euro, fruttando, a seduta, 112 euro ai due componenti. 
Ma il problema resta quello della trasparenza, come ricorda Buono: «Abbiamo avuto – afferma il segretario generale della Cisl fp Salerno – non poche difficoltà nel reperire i dati. Moltissimi enti non rispettano i criteri della trasparenza, non pubblicando on line le proprie spese». Spesso, a nulla sono valse nemmeno le sollecitazioni, né gli appelli alla Prefettura e alla Civit (Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche) che, a detta di Buono, «si sono limitate ad una semplice letterina, anziché intervenire con decisione».
Insomma, le amministrazioni pubbliche salernitane spendono e spandono con buona pace dei cittadini.
di MARTA NADDEI tratto da IL ROMA

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