ELEZIONI POLITICHE 2013: ECCO PERCHE’ DE LUCA DOVEVA CANDIDARSI AL SENATO IN CAMPANIA

La sindrome del “braccino”, in gergo tennistico, indica la paura con la quale il giocatore affronta le palle decisive per la vittoria, avendo un ampio margine sul proprio avversario. Ed è quella che sta colpendo il PARTITO DEMOCRATICO, in tutta Italia, come anche in Campania dove la composizione delle liste sta creando problemi, mal di pancia e soprattutto anche smarrimento tra gli elettori. Ma chi è il vero leader del PD in tutta la Regione Campania ? Ecco in sintesi il motivo per il quale il partito avrebbe dovuto chiedere al sindaco di Salerno VINCENZO DE LUCA di scendere in campo.

 

I nomi dei capolista (da ENRICO LETTA a ROSARIA CAPACCHIONE) sono di quelli che dovrebbero riempire le piazze e poi le urne? Sinceramente manca un pò di calore, entusiasmo, capacità di mobilitare l’elettorato che lo stesso DE LUCA ha dimostrato nel corso della campagna per le Regionali 2010. E poi i fatti degli ultimi giorni (dall’esito del sondaggio de IL SOLE 24 ORE all’intervista rilasciata a LA ZANZARA) dimostrano che DE LUCA sarebbe stato pronto a mettersi l’elmetto.

A questo aggiungete che in tutta la Campania il PDL si sta riorganizzando con le sue truppe cammellate. E quando il gioco si fa duro…

Con tutta la buona volontà ci riesce difficile immaginare una campagna elettorale nella quale alla macchina organizzativa di NICOLA COSENTINO e LUIGI CESARO debbano rispondere un leader nazionale (LETTA,ndr) che non è riuscito neppure ad imporre un suo candidato alle primarie di Collegio oppure un segretario regionale (Amendola, ndr) di cui nepure si conosce il volto.

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