TAGLI ALLE SPESE IN PROVINCIA DI SALERNO. LE FORBICI NELLE MANI DEL DIRETTORE GENERALE FRANCESCO FASOLINO

E’ stato un anno all’insegna dei tagli e l’Amministrazione Provinciale di Salerno, prima ancora della entrata in vigore delle norme sulla Spending Review, ha voluto dare vita ad una stretta alle spese “non necessarie”, che consente di recuperare fondi da destinare ad altri servizi. Promotore di numerose iniziative in tale senso il Direttore Generale di Palazzo Sant’Agostino FRANCESCO FASOLINO, non a caso, proprio di recente, ribattezzato, negli ambienti politici ed amministrativi “CICCIO MANI DI FORBICI”.

 

La prima rasoiata se la sono beccati i cellulari ed i telefoni di servizio, con un taglio che, su base annuale, ha portato ad un risparmio netto per le casse dell’amministrazione provinciale di Salerno di circa 370.000 euro. Una somma importante se si considera che, a carico della Provincia di Salerno, ci sono tutte le utenze delle Scuole Superiori del salernitano. Dai cellulari alle auto blu: anche in questo settore FASOLINO non ha smentito il suo soprannome; sono state dimezzate le vetture utilizzate, per ragioni di servizio e di presenza istituzionale dagli assessori. Il tutto è stato razionalizzato attraverso un calendario concordato, le vetture inutilizzate sono state assegnate ai settori tecnici e di manutenzione delle strade. Non contento “CICCIO MANI DI FORBICI” è passato all’attacco dei contratti di locazione che la Provincia di Salerno ha sottoscritto, nel corso degli anni, per i propri uffici: entro la fine del 2012, per le sole locazioni riservate ai settori presenti già a Palazzo Sant’Agostino, si passerà da una spesa di 600.000 euro ad una di 120.000 euro. E scusate se è poco. Il fronte, però, si allarga e l’appetito dei tagliatori di spese vien mangiando. E così, proprio in questi giorni, il Direttore Generale della Provincia di Salerno sta mettendo a punto una nuova convenzione per il servizio postale che, grazie ad una accurata indagine di mercato, porterà un ulteriore risparmio di 30.000 mila euro all’anno (dai 100.000 attuali ai 70.000 per il 2013). Non sono queste le cifre che risolvono la crisi degli Enti locali, ma si tratta di provvedimenti che dimostrano come, anche nella vita quotidiana di ogni giorno, ciascuna amministrazione può ottenere una ragionevole distribuzione della spesa pubblica per i servizi correnti. Ed ora cosa taglierà “CICCIO MANI DI FORBICI” ?

Lascia un commento