“Senza radicali modifiche della Legge di Stabilità, ai Sindaci non resterà che consegnare le chiavi dei Comuni alle Prefetture di tutta Italia. Nessuno può chiedere alle amministrazioni locali di fronteggiare situazioni di insostenibile malessere sociale, abbandonandole a loro stesse nei territori, anzi, togliendo loro le minime risorse per operare”. Lo afferma il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca preannunciando la convinta adesione del suo Comune alla manifestazione contro le mancate risposte del governo, con cui l’Anci ha chiamato a raccolta i sindaci domani a Milano.
De Luca sottolinea come la proposta di Legge di Stabilità per il 2013 evidenzia in maniera palmare i limiti dell’azione del governo Monti. “Nessuno a Roma pare considerare una elementare verità, che cioè nello sfascio generale della credibilità delle istituzioni e della politica, i Comuni hanno costituito l’ultima trincea della legittimazione della democrazia agli occhi dei cittadini”. E sono stati sempre loro – ricorda il sindaco salernitano – a tenere insieme il Paese ed essi, più di ogni altra istituzione, ed a farsi carico della stessa tenuta del bilancio dello Stato”.
Ma l’aspetto che De Luca reputa “più odioso ed inaccettabile” della legge di Stabilità è che “si taglia indiscriminatamente a danno dei Comuni. Così, ad essere maggiormente penalizzati sono gli enti virtuosi. Operare tagli indifferenziati a tutti, a prescindere da qualunque valutazione di merito, significa adottare la selezione in negativo”, rileva il sindaco.
Senza dimenticare la “totale assenza di chiarezza in merito alle possibilità di sviluppo e di investimenti: non ci sono risorse per gli investimenti, ma addirittura si penalizzano i Comuni che investono”, stigmatizza De Luca.
Insomma per il sindaco salernitano “l’impressione è che nessuno in questo governo sia in grado di fare i conti con il dramma che vivono le persone di carne ed ossa. Nessuno si rende conto della ricaduta che può avere la carenza di liquidità nei territori, in particolare laddove la presenza della criminalità organizzata è molto forte”, conclude De Luca.