“Non mi aspettavo. Il grandissimo entusiasmo. Piazza Roma era piena. Le previsioni erano già buone ed è stato un bel segnale”. Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera, Maurizio Lupi, leader di Noi moderati, a margine di un comizio ad Ancona. Applausi ricevuti? “Sul lavoro e la giustizia è venuta giù la piazza – aggiunge -. Sulla vergogna della sinistra che pur di fare il Campo largo con l’M5S, qui, nelle Marche di Merloni, reintroduce il reddito di cittadinanza. E quando ho spiegato che la sinistra, dopo il caso Sala, dovrebbe votare la riforma Nordio che approviamo domani (oggi ndr). Una cosa molto importante per noi sono le risorse sulla disabilità”.
È la vostra battaglia? “Sì, assieme a scuola, famiglia e giovani. E siamo orgogliosi che le Marche di Acquaroli abbiano erogato lo stanziamento pro capite per i disabili più alto d’Italia. Alle elezioni si promette, dopo che si è governato contano le cose fatte. E questa assieme all’aeroporto riattivato, alla Zes, e all’ospedale più efficiente d’Italia (e lo dico da milanese) è molto importante”. “Ci sono 9 milioni di cittadini di centro che non vanno a votare e ora più che mai c’è bisogno di rafforzare l’area moderata – prosegue Lupi -. Se FI è all’8% e noi al 2% vuol dire che ne abbiamo persi di voti dal 2008 quando il Pdl otteneva il 39,4%. È quella la sfida”.
L’obiettivo? “Con Noi moderati è ridare rappresentanza credibile e autorevole al centro del centrodestra. Abbiamo una classe dirigente autorevolissima nel segno della concretezza e della responsabilità”. “Se ritorniamo all’attacco a tre punte che portò il centrodestra a perdere per ventimila voti… La nostra forza è l’unità nella differenza” conclude.
