OO.RR. San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona - Salerno

SABOTAGGIO AL SAN LEONARDO. C’E’ L’INCHIESTA DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

OO.RR. San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona - SalernoSono due le indagini in corso per accertare cosa sia realmente accaduto nel cosiddetto infernotto, la struttura sottostante all’ospedale di Salerno, dove nel pomeriggio di ieri, è stato scoperto che ignoti avevano portato oltre 500 metri di rame, l’anello che costituisce il sistema di messa a terra dell’impianto elettrico del nosocomio salernitano.

La prima indagine, quella interna, è stata immediatamente avviata, già nel pomeriggio di ieri, dalla Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera Ruggi d’Aragona di Salerno, per verificare anche il funzionamento del sistema di controllo.

La seconda, invece, partita ufficialmente nella mattinata di oggi, è condotta dagli agenti della squadra mobile della Questura di Salerno, coordinati dalla Procura della Repubblica,e tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c’è anche quella del sabotaggio.

Quello di ieri è stato un pomeriggio abbastanza travagliato: scoperto il furto, la Manager Lenzi ha immediatamente sospeso tutte le attività all’interno delle sale operatorie, dove il funzionamento degli strumenti elettrici è fondamentale.

Per ragioni precauzionali, alcuni ricoveri, che richiedevano l’utilizzo di particolari strumenti, sono stati dirottati all’interno del Pronto Soccorso di Mercato San severino.

Non ha subito, invece, alcuna interruzione il lavoro all’interno della Torre Cardiologica dell’ospedale di Salerno che ha un sistema autonomo ed indipendente per quanto riguarda gli impianti ed i sottoservizi.

L’inquietante episodio del furto di rame suona come un campanello di allarme: per la quantità di materiale asportato, chi ha messo a segno il colpo doveva sapere come e quando farlo. Il valore commerciale del rame portato via non può superare i 1000 euro.

 

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