C’è un tema che, oggi, mette d’accordo il sindaco di Salerno VINCENZO DE LUCA ed il Presidente della Provincia di Salerno EDMONDO CIRIELLI. Un argomento sul quale, anche se in maniera inconsapevole, si sono trovati sintonizzati sulla stessa frequenza d’onda i due amministratori che riempiono la scena politica provinciale,.
Stiamo parlando del delicato settore della GIUSTIZIA.
Tanto lontani, eppure tanto vicini.
Perché ?
Perché in questo momento i due Palazzi sono finiti nel mirino della Procura della Repubblica per inchieste che mirano al cuore del sistema; indagini nelle quali, al di là di quelle che sono le dichiarazioni di facciata, pare chiaro che gli obiettivi ultimi sono proprio i vertici delle rispettive amministrazioni: DE LUCA e CIRIELLI per l’appunto.
Una sorta di giro largo (l’indagine AMATO e quella sulle TESSERE PDL) per arrivare al coinvolgimento del sindaco di Salerno e del Presidente della Provincia.
Pare di assistere ad un film già visto, datato 1992.
Un ritorno al passato quando la causa di ogni male fu individuata nella politica, nelle sue “presunte” degenerazioni. Inutile ricordare come sono finiti i processi di quell’epoca. Poche condanne, moltissime assoluzioni, ma, come effetto indiretto, l’azzeramento di una intera classe politica.
Di quello “tsunami”, a dire il vero, poterono approfittare sia DE LUCA che CIRIELLI. Il primo eletto Sindaco al ballottaggio del 1992, con i partiti completamente eliminati dalla competizione elettorale; il secondo, invece, alla guida di un partito (MSI prima, AN dopo) che faceva del rigore morale un principio ineludibile.
