“Fonderia Pisano. Più che battersi si dibatte e, forse, prima di interrogare è il caso di studiare…
Sull’argomento vi sottopongo uno stralcio di un scritto della deputata pentastellata pubblicato sul sito di Beppe Grillo: “Quindi, alla luce di quanto esposto, traggo una semplice conclusione abbastanza ovvia: se l’ARPAC prescrive degli obblighi per le Fonderie evidentemente qualcosa che non va nel ciclo produttivo della Fabbrica dovrà pur esserci. Mi faccio, tuttavia, anche delle domande: chi, ma soprattutto quando, controllerà che l’adempimento agli obblighi imposti dall?ARPAC in funzione dell’autorizzazione Integrata Ambientale, siano stati rispettati?” E’ quanto annuncia l’assessore comunale all’Ambiente Gerardo Calabrese.
(Cfr. http://www.beppegrillo.it/…/le-fonderie-pisano-nella-valle-…).
Primo non è l’ARPAC ad aver dato delle prescrizioni, ma la Regione Campania con il rilascio dell’A.I.A. (a beneficio della deputata riporto per esteso l’acronimo: Autorizzazione Integrata Ambientale, non vorrei pensasse ad altro tipo di “aia”), secondo, chi è tenuto alla verifica del rispetto delle prescrizioni contenute nell’A.I.A. è l’ARPAC, come del resto indicato nello stesso decreto di rilascio dell’A.I.A.. Insomma, anche quello che è ovvio sembra di difficile comprensione per la deputata, spero solo che non incontri le stesse difficoltà di comprensione quando vota alla Camera dei Deputati importanti provvedimenti per il Paese, Infine. Forse è il caso che la smetta di “menare il can per l’aia”….
