“Rispetto alle drammatiche vicende che caratterizzano il sistema bancario italiano in generale e la situazione di MPS in particolare, mi sarei aspettata una riflessione autocritica da parte del Pd. Un’analisi coraggiosa sulle interferenze politiche che fin dalla fine degli anni ’70 hanno condizionato la gestione di una delle più grandi ed antiche banche italiane, oggi ridotta sull’orlo del fallimento”. Lo ha detto, in Aula, la senatrice di ALA-SC, Eva Longo annunciando il voto contrario del suo gruppo al cosiddetto “Dl Banche” sul quale il governo ha posto la fiducia.
“Per far fronte ai nostri compiti – ha spiegato la senatrice – dobbiamo iniziare un percorso che troverà la sua logica conclusione nella Commissione d’inchiesta che il Parlamento si appresta a varare, per recuperare il tempo perduto. E proporre soluzioni di carattere istituzionale che impediscano il ripetersi di analoghi fenomeni”.
“Il gruppo ALA – ha proseguito la parlamentare – voterà contro il provvedimento. Dobbiamo operare per prevenire l’insorgere di altri ed eventuali piccoli o grandi disastri. E questo sarà possibile solo se, nel corso dell’indagine della Commissione d’inchiesta, sapremo individuare i necessari presidi istituzionali che non lascino solo ai ‘non responsabili’ di settore il compito di una vigilanza esclusiva ed assorbente. Anticipiamo fin da ora quella che sarà una nostra proposta”.
“Vogliamo giungere quanto prima, all’istituzione di una Commissione di vigilanza sul credito, con il compito di presidiare l’intera materia”. Ma, ha concluso la Longo “se abbiamo una Commissione che vigila sull’Anagrafe tributaria, credo che, a maggior ragione, un’attenzione analoga debba essere riservata ad un settore così comportante, per tutelare i risparmi delle famiglie italiana”.
