In questi mesi si sono visti sospendere i diritti, precedentemente inalienabili, dei cittadini italiani al fine ditutelare la salute di ognuno di loro; in Campania è stata scelta la linea ancora più dura ed intransigente, per
lo stesso fine. Si apprende che, tra un Decreto ed un altro, il Negus campano ha trovato il tempo di firmare
anche un documento che va nella direzione opposta, ha autorizzato non temporaneamente, non per 6 mesi,
non per un anno ma per 12 anni, le fonderie Pisano a poter continuare nella lavorazione.
E’ quando denunciano i responsabili provinciali del partito Cambiamo.
L’autorizzazione
certifica che tale impianto industriale è in regola con le norme sanitario – ambientali, in spregio ad ogni
accertamento in corso, relativo al nesso di causalità tra l’emissione nell’aria di elementi patogeni per i
cittadini e la morte degli stessi. Riteniamo che sia stata quantomeno inopportuna tale decisione data la
situazione particolare, vista l’eccezionale rigidità mostrata e soprattutto enfatizzata, al fine di tutela sanitaria
dei cittadini; crediamo sia opportuno che tale autorizzazione vada rivista e limitata nel tempo, al fine di
permettere alle Autorità competenti di svolgere il loro compito istituzionale e revocarla se si sentenzia la
dannosità dell’impianto per la salute oppure rilasciarla nella sua completezza, se si giunga al risultato
opposto. Riteniamo pure giusto che la ripresa avvenga nel momento in cui si sia tornati alla normalità, in
quanto l’aria, con la lavorazione in corso risulta irrespirabile e, evidentemente, in tale situazione non è
possibile nemmeno uscire dal balcone di casa per una boccata d’aria.
