REGIONALI 2020. LA GRANDE SFIDA SARA’ BATTERE L’ASTENSIONISMO

Dal 62% del 2010 al 52% del 2015: nelle ultime due tornate elettorali per le Regionali in Campania si è registrato un preoccupante calo di partecipazione. In 5 anni persi 10 punti percentuali, che equivalgono a qualcosa come piu’ di 400.000 elettori che, per svariati motivi, hanno deciso di non partecipare alla scelta del Presidente della Regione e dei Consiglieri Regionali.

E per il 2020 le previsioni sono tutt’altro che rosee: è vero, si tornerà a votare su due giornate e questo potrebbe favorire un maggiore afflusso di elettori ma è altrettanto vero che ci saranno misure piu’ rigide per l’ingresso nei seggi – causa emergenza Covid 19 – e tanti elettori, anche per il timore di un contagio, potrebbero decidere di restare a casa. E come se non bastasse i nomi dei tre principali candidati sono gli stessi di 5 anni fa: quindi, neppure un effetto novità potrebbe smuovere svogliati, disillusi e contestatori di vario genere.

Adesso partiti, coalizioni e candidati guardano anche ad un’analisi della figura di chi decide di non recarsi alle urne, per comprenderne la provenienza politica a la relativa appartenenza. In alcuni comuni ci saranno anche le Amministrative, circostanza che induce ad un aumento della percentuale dei votanti ma si tratta di centri non grandissimi: basta pensare che nessuno dei comuni capoluogo della Regione Campania andrà al voto a settembre. Le premesse sono davvero negative e c’è già chi scommette su di un calo almeno di altri 5 punti percentuali. A favore di chi ? E’ questa un’altra sfida.