UDC - Unione di Centro - Casini

CONGRESSO PER POCHI

UDC - Unione di Centro - CasiniSONO APPENA 1.300 GLI ISCRITTI AL PARTITO CHE DA DOMANI FINO A DOMENICA SARANNO CHIAMATI A SCEGLIERE IL NUOVO SEGRETARIO PROVINCIALE
– Con appena 1.300 tesserati l’Unione di Centro della Provincia di Salerno tra domani e dopo domani, all’interno dei locali dell’Hotel MAC di Paestum, celebra il suo congresso provinciale. Un’assemblea elettiva che, comunque finirà, segnerà un cambiamento nella guida provinciale dell’UDC perchè LUIGI NOCERA ha già annunciato di non volersi ricandidare, mentre in campo ci sono due mozioni: la prima che fa riferimento al Consigliere Regionale LUIGI COBELLIS, la seconda, invece, che si riconosce nel giovane e rampante commercialista battipagliese VINCENZO INVERSO. Ancora una volta la città di Salerno esce penalizzata dalla competizione: dal comune capoluogo potranno avere diritto al voto appena 60 persone tra cui (pensate!) non compare neppure l’attuale commissario cittadino LUIGI PROVENZA che non ha sottoscritto la tessera. E con lui neppure il nutrito gruppo di quanti hanno preso parte alle elezioni amministrative. Il motivo ? Semplice: lo statuto prevede che il diritto al voto per il congresso lo esercita solo chi ha sottoscritto la tessera al 31 Gennaio del 2011. A quella data in tanti non sapevano neppure di essere candidati e, tanti altri che, nel tempo, si sono avvicinati al partito di Pierferdinando Casini non hanno avuto la possibilità di iscriversi. Insomma, un assoluto paradosso per un partito, l’UDC, che si pone alla pubblica attenzione come un movimento aperto e libero. Ed invece, per il congresso 2011, prevale il formalismo che terrà lontani molte donne ed uomini che, nelle recenti campagne per le amministrative, hanno portato il loro contributo di consensi e di voti all’Unione di Centro. “Celebreranno una festa per pochi intimi piu’ che un congresso provinciale” sussurra qualche illustro assente alla manifestazione che comincia domani, con la presentazione delle mozioni, e si conclude domenica con il voto. Alla fine dovrebbe avere la meglio COBELLIS ma si di lui si addensa già qualche perplessità: lo statuto pare che sancisca l’incompatibilità tra la carica di coordinatore e quella elettiva di Consigliere Regionale.





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