Si è tenuta questa mattina, alle ore 9, la conferenza stampa convocato dai vertici del Partito Democratico di Battipaglia alla luce delle recenti vicende politiche e amministrative che hanno scosso la città. Le dimissioni dell’assessore all’urbanistica Gianpaolo Lambiase, appena sei mesi dopo il suo arrivo, e meno di un anno di distanza dalle precedenti rassegnate da Davide Bruno, accendono i riflettori su un problema ultradecennale chiamato Puc.«Sull’Urbanistica – commenta il consigliere comunale Antonio Visconti – è evidente che non si vuole assumere una decisione. Il Puc è lo specchio di questa amministrazione: incapace di rigenerare la città e di intercettare finanziamenti, con i lavori fermi al palo da 3 anni e l’assenza di una visione generale ». Poi, Visconti parla di Bilancio. «L’approvazione del rendiconto 2021 di ieri in consiglio comunale ha evidenziato, ancora una volta, l’incapacità di investire: alle voci strategiche come tutela e valorizzazione dei beni culturali, turismo, salute, politiche del lavoro, agricoltura e pesca gli investimenti sono pari a zero. Si galleggia sull’ipocrisia dei debiti, ma quest’amministrazione ha bluffato ». Rincara la dose il segretario del Pd, Anna Raviele . « Leggere la voce
“zero” che si ripete in un periodo delicato come questo lascia sgomenti. Manca la progettazione, ed è importante che si dica forte e chiara una cosa: in città c’è un problema di legalità, e quest’amministrazione si sta prendendo la responsabilità politica di renderci il fanalino di coda dell’intera Campania. Quando l’assessore all’urbanistica ha lasciato ci ha detto una cosa ben precisa: Battipaglia non rispetta le regole. E il grido di allarme lanciato da Lambiase ci obbliga a non rimanere in silenzio. Il Puc che attendiamo da 50 anni è diventato una telenovela,
con 2 assessori dimissionari in 9 mesi». Presenti all’incontro anche Vincenzo Cestaro, il consigliere comunale
Domenico Zottoli e Nicola Vitolo che ha ricordato: «Il ragionamento sul Puc fu iniziato 10 anni fa da Santomauro, e ad oggi pare nulla sia cambiato. Non sappiamo nulla, e le dimissioni di Lambiase sono un chiaro segnale di contrasto tra l’assessore, la politica, il sindaco e gli interessi».
