SANITA’. L’ASL DI SALERNO, PRIMA IN CAMPANIA NELLA SPENDING REVIEW

I suoi risparmi vengono, quasi immediatamente, prelevati dall’ASL Napoli 1, un vortice di fondi pubblici che, a differenza di quanto avviene per gli altri territori, pare non subire i tagli disposti dal Governo e dalla Regione Campania per il settore della Sanità Pubblica. Sta di fatto che, a distanza di due anni dal suo insediamento all’interno degli uffici dell’Asl di Salerno, per il manager ANTONIO SQUILLANTE ci sono concreti elementi di taglio alla spesa che vanno a cozzare con lo spirito completamente diverso con il quale vengono gestite le aziende in Provincia di Napoli. Due pesi e due misure ? Pare proprio di si visto che nessuna struttura è stata tagliata nella sanità partenopea.

 

Il lavoro di Squillante, sicuramente indigesto per i piccoli masanielli del territorio, alla lunga pagherà ed anche in questo primo periodo cominciano ad emergere alcuni elementi sui quali discutere. 

Della chiusura dell’Ospedale di Agropoli, ad esempio, non si parla piu’: dopo la levata di scudi di sindaci e sindacati la vicenda pare essere stata chiusa in un cassetto, eppure in tanti gridarono allo scandalo. Il punto è che sono gli stessi che oggi si trovano a sostenere un Governo che, nel nome del taglio alla spesa pubblica inutile, sopprime tribunali e sedi distaccate di uffici pubblici. Il problema, allora, non è politica ma di carattere generale. 

Le riduzioni di servizi forniti dagli Ospedali di Scafati e di Eboli sono piu’ materia di campagna elettorale che fatto concreto sul quale confrontarsi: delle lamentele, spesso anche fuori luogo, dei sindaci e dei consiglieri regionali della zona non si ha piu’ notizia. Perchè ? Semplice. 

Forse perchè alla Sanità Pubblica salernitana è stato chiesto di fare, molto prima degli altri, cio’ che tutte le amministrazioni pubbliche stanno facendo: tagliare. Ed il Manager Squillante lo ha fatto, anticipando tempi e metodi che, oggi, sono all’ordine del giorno.