In attesa di una riforma strutturale della Legge Severino, il Ministero dell’Interno, sulla base della Legge Cartabia, ha fornito, proprio di recente, un interessante parere circa la candidabilità di politici condannati, stabilendo che il patteggiamento non concorre a configurare la fattispecie della Legge Severino.
Lo ha stabilito il ministero dell’Interno con un parere del Dipartimento per gli Affari Interni ed Enti Locali che risale al 15 marzo. Non è una scelta politica del governo Meloni ma il Viminale ha solo applicato una norma prevista nella riforma Cartabia che è entrata in vigore a inizio anno. In questo modo, dunque, viene smontato il primo pezzo della legge Severino che il Governo vuole ulteriormente modificare nelle prossime settimane: il ministro della Giustizia Carlo Nordio e la maggioranza a breve presenteranno un disegno di legge per mantenere in carica gli amministratori locali nonostante una condanna non definitiva (primo grado e Appello), equiparandoli ai parlamentari.
