MERCATO SAN SEVERINO. STADIO SUPERGA, IL SINDACO SOMMA REPLICA ALLE ACCUSE DI ROMANO

“Purtroppo rileviamo da tempo che c’è un chiaro e poco onorevole disegno per cercare di sovvertire la realtà dei fatti e degli atti che sono fin troppo noti all’opinione pubblica. Questo comunicato, che segue una serie di comunicati sugli argomenti più disparati, scelti in maniera randomica ma con la medesima impostazione comunicativa, ha solo lo scopo di creare confusione cercando di “cancellare” la memoria sostenendo il consueto messaggio terroristico al fine di provare a recuperare posizioni personali a discapito di tutto e tutti.
Strano è inoltre che da risposta ricevuta a gennaio il movimento del consigliere si ricordi dopo 3 mesi di provvedere ad un “utile” comunicato.”
Lo scrive, in una nota diffusa alla stampa, Antonio Somma, Sindaco del Comune di Mercato San Severino. 

Tuttavia, tra le mille incombenze e scadenze, proveremo anche a rappresentare per fare chiarezza (l’ennesima) l’attuale situazione del Campo Superga. Come riportato all’interno della risposta all’interrogazione gli uffici stanno predisponendo il bando di gara per la nuova aggiudicazione contestualmente ai tanti bandi di gara che sono in corso di pubblicazione e che hanno scadenze previste dal PNRR e che, qualora non rispettate, potrebbero causare perdita di finanziamento e penali per l’Ente (corso diaz, polo dell’infanzia, asilo nido solo per citarne qualcuno). La giunta comunale, con delibera dello scorso venerdì in corso di pubblicazione, ha dato impulso agli uffici affinchè si provvedesse anche alla pubblicazione di tale bando. Si segnala inoltre per completezza di informazioni che l’attuale gestore del campo ha beneficiato delle proroghe previste prima dalla legge 23 luglio 2021 n. 106 e poi dal Milleproroghe pertanto il gestore conserverà la gestione fino al 30/06/2023.
Ci risulta singolare anche che il consigliere oggi, trascinato da sentimenti populistici e propagandistici, proponga la gestione da parte delle associazioni quando fu lo stesso soggetto a stabilire i criteri dell’attuale gestione.
Su una cosa ha ragione: la nostra dis-amministrazione, come lui puntualmente la definisce, ha sbagliato allora ad assumersi la responsabilità di proseguire con serietà il tentativo di riequilibrio dell’ente, iniziato dalla gestione commissariale, portato dallo stesso soggetto al disastro in termini finanziari con personale ridotto all’osso, con sempre nuove problematiche derivanti dal passato ed in uno dei periodi più difficili della nostra storia. Sarebbe stato meglio passare le giornate a puntare il dito contro chi oggi non ha nemmeno l’onestà di ammettere. Noi ci stiamo provando e continueremo a farlo finchè ci saranno le condizioni ma allo stesso tempo continueremo a lavorare per dare un futuro di crescita alla nostra città. Alle sue tante interrogazioni noi ne abbiamo fatto solo una a cui continua a non risponderci: perché si è dovuto ricorrere a proporre un piano di riequilibrio?