ANTONIO D’ALESSIO (AZIONE): “DL CULTURA, MANCANO INVESTIMENTI VERI NEL SETTORE”

“Il decreto cultura è un provvedimento vuoto su un tema importantissimo che determina la storia di un Paese. Ed è anche un argomento con significativa rilevanza economica, alla luce dei dati che parlano di un valore che oscilla dal 6 al 10% del Pil. Eppure, non siamo in grado di valorizzare un comparto di eccellenza che potremmo sfruttare come motore del Paese: gli interventi caratterizzati da invarianza finanziaria sono infatti facili da un punto di vista mediatico, ma non portano reale beneficio. Per questo motivo è sbagliato fare annunci roboanti nel nome di Adriano Olivetti, una persona che faceva viaggiare la cultura con la responsabilità sociale: nel provvedimento, invece, c’è solo demagogia”. Così Antonio D’Alessio, deputato di Azione, intervenuto in Aula alla Camera sul provvedimento. “Mancano risorse umane aggiuntive – prosegue – che servivano al settore e manca la stabilizzazione del personale attuale: servono investimenti pubblici, ma anche favorire quelli privati, invece di generare incertezza soprattutto tra gli imprenditori del cinema e dello spettacolo che non hanno chiarezza sul futuro. Un piccolo passo è stato fatto sulle biblioteche, ma non sembra sia stata messa in campo una strategia reale. Così come su 18 app, resa burocratica e poco favorevole ai giovani. Ringraziamo, però, il governo per l’ascolto che ci ha dato sull’audiovisivo, senza però copertura finanziaria. Siamo insoddisfatti: Olivetti sottolineava la necessità di supportare artisti e intellettuali, ma non si può farlo a parole”.