Il dado è tratto: la decisione di procedere alla privatizzazione dell’Aeroporto Costa d’Amalfi di Salerno diventa realtà attraverso un bando per l’affidamento della gestione che, dopo una accurata super visione da parte del Ministero dei Trasporti, diventerà realtà.
A deciderlo, dopo i mille appelli giunti da piu’ parti e componenti della politica salernitana, l’Assemblea dei Soci del Consorzio che ha ratificato la decisione, assunta nei giorni scorsi dal Consiglio di Amministrazione. Se il cronoprogramma dovesse seguire la strada normale, ai primi di Novembre il bando sarà pubblicato e cominceranno a giungere le proposte da parte di privati, per lo piu’ società di gestione che oggi già operano nell’ambito del traffico aereo nazionale. La prudenza non è mai troppa: e così, dietro la spinta del duo ANTONIO FASOLINO ed ANTONIO ILARDI, rispettivamente Presidente e Vice Presidente del Consorzio, il bando è stato sottoposto ad un controllo preventivo da parte del Gabinetto del Ministro CORRADO PASSERA al quale spetterà la parola ultima per dare il via alla procedura pubblica per l’affidamento della gestione che, a breve, eliminerà la struttura oggi esistente, (la società di Gestione), guidata da CARMINE MAIESE, finito al centro di un attacco concentrico per una serie di spese difficili da far digerire ai soci come alla pubblica opinione. Il bando pubblico, ma soprattutto il futuro e successivo affidamento della gestione, apre la strada ad una nuova composizione degli organismi dirigenziali: è chiaro che il privato, che investirà nella struttura aeroportuale salernitana, chiederà garanzie e controlli. Nel nuovo Consiglio di Amministrazione la componente pubblica manterrà la carica di Presidente ed avrà a disposizione un posto nel CDA, al privato, invece, la maggioranza relativa (altri tre membri del consiglio di amministrazione, di cui uno dotato dei poteri di Amministratore Delegato). I tempi ? Come dicevamo in precedenza, il tutto dipende dal Ministero dei Trasporti che sta anche valutando la richiesta, avanzata da GESAC, di accedere agli atti che hanno portato alla pubblicazione del bando. La società che, oggi, gestisce CAPODICHINO, in virtù di un regolamente regionale, ritiene di avere tutti i titoli per subentrare direttamente nella gestione del Costa d’Amalfi.