“So perfettamente che la mia idea è una voce fuori dal coro del mio partito, il PD, ma io auspico che la riforma elettorale reintroduca il sistema delle preferenze, magari anche con una quota di genere, un po’ come è stato fatto per la Regione Campania”. L’annuncio arriva dal Senatore della Repubblica ALFONSO ANDRIA che, in materia di preferenze, in base ai numeri ed alle cifre maturate nella sua lunga carriera politica, ha tutti i titoli per parlare: due elezioni vinte (1995 e 1999) per la Presidenza della Provincia di Salerno, un successo senza precedenti alle Europee (2004), affrontate con il simbolo de LA MARGHERITA, vinte con oltre 180.000 voti di preferenza, di cui oltre 86.000 ottenuti nel solo salernitano.
Ed oggi, da Senatore, eletto nel 2008 con il tanto vituperato Porcellum, ANDRIA guarda anche all’appuntamento con le prossime elezioni e con “l’obbligo, nei confronti di tutti gli elettori, di modificare un sistema elettorale che, dovesse rimanere uguale, farebbe perdere ulteriore credibilità a tutta la classe politica”. Impegnato sul fronte degli Idraulico forestali, con una norma contenuta nella Delibera CIPE in grado di stanziare fondi in loro aiuto “mentre la Regione Campania dorme!”, ALFONDO ANDRIA tiene a precisare che l’attuale classe parlamentare del PD è, nella sua totalità, candidabile: “lo statuto del PD, infatti, prevede l’ostacolo dei 15 anni in Parlamento, limite temporale che né io né altri esponenti salernitani del PD (da Iannuzzi a Bonavitacola, per finire con Vaccaro) abbiamo raggiunto”. E’ chiaro che il discorso, rimanendo in clima elettorale, finisce con l’interessare anche quello che, nel 2006, fu il suo avversario alle Elezioni Comunali di Salerno: Vincenzo De Luca, sindaco e possibile candidato, come capolista, al Senato. “E’ una scelta che riguarda la persona ed il suo rapporto con l’elettorato”, questo il commento secco e perentorio di chi, senza ombra di dubbio, ha avuto il merito di aver riportato in alto il nome della Istituzione Provincia, con il suo lungo mandato a Palazzo Sant’Agostino, durato 9 anni. Ed oggi, cosa pensa ALFONSO ANDRIA del Presidente della Provincia di Salerno EDMONDO CIRIELLI: “abbiamo due modi diversi di intendere la presenza all’interno delle istituzioni, abbiamo due concetti opposti di cosa voglia dire esercizio del potere; qualche volta ci sentiamo anche telefonicamente o capita a Roma di incontrarci, resto, poi, basito dei suoi attacchi a me rivolti, spesso senza motivo, per fatti ed atti amministrativi appartenenti al passato”. La prossima settimana il Senato della Repubblica, seppure per una semplice votazione di una sola giornata, riaprirà i suoi battenti ed ALFONSO ANDRIA, uno dei primi nelle classifiche per la presenza in aula ed in commissione, ci sarà. Poi, al lavoro, insieme ai vertici del PD, per la nuova legge elettorale, sperando “in un ritorno alle preferenze”.