“Votiamo contro il decreto in materia di giustizia perché manca della visione complessiva per affrontare le molte criticità del sistema giudiziario. Invece di una riforma strutturale e organica della giustizia, la maggioranza approva un nuovo provvedimento tampone ed emergenziale”. Lo ha detto Antonio D’Alessio, deputato di Azione e componente della commissione Giustizia della Camera, durante la dichiarazione di voto sul decreto giustizia.
“Il governo – ha proseguito D’Alessio – non implementa le risorse nonostante i numeri dello stato degli uffici giudiziari siano impietosi. Sarebbe necessario stabilizzare i lavoratori precari che sono stati assunti con i fondi del Pnrr e che hanno dato un contributo decisivo per lo smaltimento degli arretrati evitando di disperdere la loro competenza. Senza investimenti non si può migliorare il sistema giudiziario. Occorre far nuovi concorsi, assumere magistrati e personale tecnico. Il governo invece non programma e non pianifica gli investimenti come accade anche su altri temi. Un sistema giudiziario efficiente e celere favorirebbe anche gli investimenti stranieri. Le aziende non possono fallire mentre aspettano risarcimenti e pagamenti di crediti anche nei confronti dello Stato. Il grado di civiltà di un Paese si misura anche dai tempi di risposta del sistema giudiziario”.
