Via libera al decreto Ponte: gli uffici hanno terminato gli ultimi approfondimenti, sostanzialmente confermando il testo che era stato approvato in Consiglio dei ministri lo scorso 16 marzo, con la formula “salvo intese”. E’ quanto si legge in una nota del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. È una scelta storica – continua la nota – che apre a una infrastruttura da record mondiale e con forte connotazione green: il ponte permetterà una drastica riduzione dell’inquinamento da Co2 e un calo sensibile degli scarichi in mare. Significativo l’aspetto economico: il costo per la realizzazione del ponte e di tutte le opere ferroviarie e stradali di accesso su entrambe le sponde è oggi stimato in 10 miliardi. Dal 2019 al 2022, il reddito di cittadinanza ha avuto un impatto per le casse dello Stato di 25 miliardi. La differenza, enorme, è che il ponte è un investimento con benefici di lunghissimo periodo per tutto il sistema-Paese con particolare riferimento al Mezzogiorno. Soprattutto alla luce degli interventi, già programmati, per ammodernare le ferrovie in Calabria e in Sicilia con la velocizzazione e le tratte ad alta velocità/alta capacità.
