BATTIPAGLIA, CASO RIFIUTI. IL PD REPLICA ALLA FRANCESE ED A FDI: “SILENZIO E’ RISPETTO ISTITUZIONI”

“Chi confonde il silenzio con il rispetto, probabilmente è abituato a starnazzare solamente senza mai analizzare lucidamente gli eventi che si susseguono e la realtà dei fatti. Fa sorridere che i vertici di un partito della destra locale che, folgorati sulla via di Damasco, si siano improvvisamente riscoperti, dopo anni di accuse e veleni, vicini alla sindaca Cecilia Francese. Forse sarà un mero interesse elettorale o solo una comunanza di ideologia, chissà. Resta il fatto che le chiacchiere e le agitazioni, quando si tratta di affrontare un tema delicato come la questione dei rifiuti sul nostro territorio, lasciano il tempo che trovano. Ma adesso il tempo del silenzio è terminato, ed è giusto restituire ai cittadini una visione chiara su quanto sta accadendo.”
Lo scrivono i responsabili del Circolo del Partito Democratico di Battipaglia. 

Innanzitutto va precisato che i rifiuti tornano dalla Tunisia alla Campania a seguito di un’esplicita richiesta del Governo nell’ambito di una procedura di cooperazione internazionale attivata proprio tra i due Paesi al fine di verificare le responsabilità penali o amministrative che siano. Rifiuti che, giova ricordarlo, sono stati prodotti in provincia di Salerno, precisamente a Polla, e quindi per il principio di prossimità è lì che devono essere trattati. Gli unici siti idonei a farlo sono Persano e Battipaglia. Ma veniamo al populismo e alle chiacchiere di questi giorni. L’ordinanza emanata dalla sindaca, oltre ad essere totalmente fuori luogo, considerando che i Tir ai quali avrebbe sbarrato la strada non sarebbero comunque mai passati per il territorio battipagliese ma solo sul tratto autostradale, è anche pericolosa perché rischia di creare un conflitto istituzionale con il Prefetto e con la Procura che hanno dato indicazioni ben precise : i containers devono essere trasferiti a Persano per la caratterizzazione necessaria alle indagini. Senza dimenticare che ci ha pensato il Tar campano ad annullare immediatamente le predette ordinanze, giudicandole, ovviamente, illegittime. In quest’ottica, accusare il Pd di Battipaglia di “essere rimasto in silenzio”, come vorrebbero far credere Fratelli d’Italia e qualche neonata associazione di destra, è falso e strumentale. Ci siamo battuti ad ogni livello per far sì che le operazioni non venissero effettuate nel sito di Battipaglia, bensì a Persano che è sicuramente più idoneo allo svolgimento. Ribadiamo un concetto fondamentale: noi non tacciamo, ma rispettiamo i processi istituzionali. E alle destre che si stracciano le vesti a fasi alterne per operazioni di facciata, ricordiamo che le ecoballe a Persano ci sono finite durante il governo Berlusconi. E se qualcuno ha la spasmodica necessità di sentirsi capopopolo, si attivasse nelle sedi competenti. Ovviamente se ne è capace.