Crescent

CASO CRESCENT. NUOVA INTERPELLANZA AL GOVERNO DEL MOVIMENTO 5 STELLE

Il ministro MassimoBray, dopo la sentenza pre natalizia del Consiglio di Stato, non può più far finta di nulla e deve immediatamente intervenire sulla vicenda Crescent, l’ecomostro di Salerno degno di fare la stessa fine del Fuenti.

A riguardo ho presentato una nuova interrogazioneparlamentare a risposta scritta al Ministro dei beni e delle attività culturali. La recentissima sentenza n. 6223 del 15.10.2013, depositata in segreteria il 23.12.2013, la VI sezione del Consiglio di Stato, accogliendo l’appello proposto da Italia Nostra Onlus, ha disposto l’annullamento delle autorizzazioni paesaggistiche, 18 febbraio 2008, n. 20 e 10 dicembre 2008, n. 164, rilasciate dal Comune di Salerno chiarendo che “ lenuove eventuali autorizzazioni dovranno essere oggetto di rinnovate valutazioni da parte dei competenti uffici e, in particolare, della Soprintendenza ”. E’ quanto comunica il deputato del M5S GIROLAMO PISANO. 

 

La decisione del Consiglio di Stato, sostanzialmente determinata dalla carenza motivazionale delle autorizzazioni paesaggistiche pur a fronte di un intervento ritenuto di forte impatto anche dalla Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania (la cui valutazione è espressamente richiamate nella sentenza), conferma oltre ogni ragionevole dubbio che tali autorizzazioni avrebbero dovuto essere annullate, nel 2008, dallaSoprintendenza di Salerno cui era allora attribuito, ai sensi del D.Lgs 42/2004, art. 159, il relativo controllo di legittimità.

 

Inoltre la decisione del Cds restituisce integro, agli organi del Ministero dei beni culturali, il potere-dovere di pronunciarsi esplicitamente nel “nuovo” iter autorizzativo.

 

Lasentenza riconosce l’illegittimità delle autorizzazioni: dunque, nel 2008 la Soprintendenza (che esercitava il controllo di legittimità) avrebbe”dovuto” e non solo “potuto” annullare le autorizzazioni. Ne consegue anche un aggravamento dell’aspetto penale di tutta questa assurda vicenda.

 

Inpiù il CdS riporta in sentenza espressamente la negativa valutazione della Direzione Regionale sul Crescent: la circostanza vincola ovviamente le valutazioni della Soprintendenza, anche nel caso di “eventuali nuovedeterminazioni”. Non si capisce pertanto la soddisfazione espressa dal sindaco di Salerno Vincenzo De Luca all’indomani della sentenza.

Veroè che De Luca ormai travisa qualsiasi decisione non vada nella direzione da lui auspicata. Anche sulla pronuncia dell’Autority garante della concorrenza, in merito alla sua incompatibilità nel doppio incarico di sindaco esottosegretario, il primo cittadino ha avuto il coraggio di affermare che la sentenza gli da’ ragione.

Ormaiil primo cittadino di Salerno è diventato un abituè della mistificazione.

 

Tornandoalla decisione del Consiglio di stato ho chiesto al Ministro Bray quali misureintenda adottare, in ragione delle accertate omissioni che hanno caratterizzato il modus operandi dellaSoprintendenza di Salerno e dello status di indagati di alcuni funzionari. E se non ritenga opportuno monitorare l’iter amministrativo conseguente alla pronuncia del Consiglio di Stato, al fine di assicurarne la compiutaottemperanza e, con essa, il ripristino delle elementari condizioni di tutela dell’importante area vincolata.

 

Infine invito la Soprintendenza di Salerno, ed in particolar modo il Sovrintendente Miccio, ad uno scatto direni ed a evitare qualsiasi artifizio. Il Crescent non è paesaggisticamente compatibile e pertanto va abbattuto.

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