Il 5 giugno ho presentato un’interrogazione consiliare per sapere i tempi medi di pagamento del comune di Salerno e per sapere se il comune subisce la penalizzazione del 5% prevista dal governo per gli enti cattivi pagatori. Non avendo accesso diretto e pieno ai dati contabili avevo sommariamente stimato in un anno il ritardo medio! E’ quanto dichiara in un comunicato stampa il Consigliere Comunale di Salerno Raffaele Adinolfi.
Il 18 giugno su tutti i quotidiani nazionali si dava atto che la Commissione Ue ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia, in quanto ritiene che non applichi correttamente la direttiva Europea sul ritardo dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione poiché in Italia le imprese non vengono pagate a 30-60 giorni come previsto dalle regole Ue ma con ritardi sino a 210 giorni. Si è acceso un forte scontro politico e sono apparse sui media nazionali altre autorevoli stime. Secondo la Banca d’Italia i tempi medi di pagamento delle amministrazioni pubbliche alle imprese, nel 2013 sono stati pari a circa 180 giorni; Mentre per la Cgia di Mestre, la media nei primi tre mesi del 2014 è di 165 giorni: i tempi più lunghi d’Europa.
A questo punto, una volta ricevuta la convocazione del prossimo Consiglio Comunale mi sono accorto che della mia interrogazione non c’è traccia. Ma leggendo la documentazione allegata al prossimo consiglio comunale forse ho capito perché, la risposta alla domanda che mi ero posto è 384 giorni!!!
Esprimo vicinanza alle imprese costrette ad attendere tempi biblici (chissà che non siano i più lunghi d’Europa!)
Esprimo insoddisfazione per le scelte politiche che hanno portato a questa situazione
Esprimo stupore per quanti pensano ancora che questo sia il migliore o l’unico modo possibile di amministrare
Esprimo indignazione per la penalizzazione (taglio del 5%) che i cittadini di Salerno subiranno a causa del ritardo nei tempi medi di pagamento.
Raffaele Adinolfi
Capogruppo lista civica PDL-Arechi
