Mara Carfagna e Edmondo Cirielli

COMUNE DI SALERNO. IL TAVOLO DEL CENTRO DESTRA A RISCHIO. LO SCRIVE IL MATTINO

Il tavolo del centrodestra cittadino rischia di saltare. O, quanto meno, di perdere altri pezzi per strada. Dopo la spaccatura della scorsa settimana, con Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale che ha deciso di interrompere il confronto con le altre forze politiche fino a quando non verrà sciolto il nodo Cava, nella sede del coordinamento provinciale di Forza Italia, oltre a quella del rappresentante del partito di Giorgia Meloni, lunedì sera era vuota anche la sedia occupata fino a pochi giorni fa da Raffaele Adinolfi, capogruppo della lista Caldoro Presidente al Comune.

 

Uno strappo politico inaspettato, che ha sorpreso e non poco gli altri membri del Modello Salerno, ossia di quel laboratorio politico nato oltre un anno fa con l’obiettivo di creare una piattaforma programmatica e politica tra le varie anime del centrodestra in vista delle elezioni comunali del capoluogo. A margine della riunione di due giorni fa ci sarebbe stata anche una telefonata infuocata tra lo stesso Adinolfi e alcuni dei presenti, che avrebbero tentato di farlo ritornare sui suoi passi invitandolo a non seguire la strada autonoma già intrapresa da Fdi-An. “La spiegazione che c’è stata data  è che la lista Caldoro non intende assumere una posizione che possa sembrare non equidistante tra Fi e Fdi-An dimenticando che quest’ultimo ha abbandonato spontaneamente il tavolo. Non solo. Ma c’è stato chiesto di sospendere le riunioni fino alle elezioni regionali e anche di non parlare con la stampa” spiega il coordinatore degli azzurri Antonio Roscia, secondo il quale ora “si pone un problema politico che sono certo verrà risolto nelle sedi deputate poiché Caldoro è un membro dell’ufficio di presidenza di Fi. E sembra scontata la presenza di un esponente della sua lista allo stesso tavolo dove sediamo noi”. Poi rivendica il lavoro svolto dal suo partito: “Fi è da sempre impegnata nella riunificazione del centrodestra insieme agli altri amici che hanno dato vita al Modello Salerno ed è il primo partito della coalizione che non può abdicare a questo ruolo specie davanti a posizioni personalistiche e speculative che sanno di vecchia politica e madrasse di partito. Dunque, non sospenderemo il confronto solo perché può irritare qualcuno, le nostre sono riunioni politiche e non carbonare”.  Ma per Roscia l’autore del passo indietro di Adinolfi potrebbe avere un nome e un cognome: “Non vorrei – dice – che dietro questa regia occulta ci fosse Edmondo Cirielli, che notoriamente preferisce viaggiare da solo piuttosto che collaborare quando non è lui a comandare. Spero di sbagliarmi”. Di qui l’appello ai referenti locali del governatore: “Il nostro sostegno alle Regionali è scontato e speriamo che a Salerno ci sia stato solo un equivoco. Io, comunque, ho il dovere di chiedere rispetto per Fi”. A nome dei caldoriani intervengono sulla questione sia Adinolfi che Fasolino: “Il centrodestra salernitano consolidi le ragioni dell’unità ispirandosi alla guida autorevole di Caldoro, al suo equilibrio istituzionale, alla sua capacità di dialogare rispettando l’interlocutore in un quadro di valori e regole condivise” dice il primo. “Per Salerno e per l’intera provincia bisogna lavorare per tenere unita la coalizione. Il modello Campania può rappresentare l’esempio da seguire con l’unità delle forze moderate e riformiste. Questo sforzo dovrà essere maggiore per la città capoluogo, a Salerno bisogna unire le forze ed immaginare un programma di governo che possa costruire sviluppo e futuro. E’ la sfida di tutti in questa fase” gli fa eco il secondo. Ma le parole di quest’ultimo non convincono Roscia che si domanda: “Devo dedurre quindi che il Modello Salerno viene disconosciuto e superato dal Modello Campania?”. In serata a mettere pace tra caldoriani e forzisti ci pensa direttamente Caldoro con una telefonata indirizzata a Mara Carfagna, alla quale ha assicurato che la linea della sua lista è quella di unire e rafforzare il centrodestra anche a Salerno.

 

tratto da 

Il Mattino di Roberto Jr Ler