Da parte dei sindacati permangono posizioni che considero sconcertanti e irresponsabili. Il problema è che per 15 anni molti dipendenti hanno percepito centinaia di euro in più sullo stipendio mensile, che non erano dovuti per legge, sulla base di un contratto decentrato che prevedeva alcune cose, tra cui l’indennità di disagio.
La Corte dei Conti, dopo tanti anni, ci ha comunicato che alcune figure contrattuali non sono accettabili: non solo queste figure vanno eliminate, ma il Comune deve anche restituire i soldi pagati e non dovuti, per un importo complessivo di 16 milioni. Ora stiamo facendo una trattativa con il Ministero dell’Economia e con la Ragioneria dello Stato per ridurre questo ammontare a circa 10-12 milioni e per avere una rateizzazione. Ma sul fatto che quelle figure contrattuali siano da eliminare non c’è neanche da discutere. Non è vero che i dipendenti perdono alcune centinaia di euro, semplicemente non prendono più quello che hanno preso indebitamente per tanti anni: oggi i dipendenti del Comune di Salerno percepiscono esattamente quanto quelli degli altri comuni italiani. Questa cosa l’abbiamo spiegata tante volte: possono scioperare quanto vogliono, ma contro una contestazione della Corte dei Conti non si può fare niente. Il Comune di Salerno paga tutto quello che è previsto nel contratto nazionale: straordinari, turnazione, reperibilità, particolari responsabilità, indennità di rischio. Abbiamo deciso di pagare, inoltre, ogni quattro mesi, le performance: una quota in più di risorse salariali, cioè, la leghiamo ai risultati. I sindacati ci contestano che, in questo modo, si da potere ai dirigenti. Se è un risultato di performance, è ovvio che c’è una valutazione da fare: chi altro dovrebbe fare questa valutazione se non i dirigenti? In un momento in cui la gente il lavoro lo perde o non ce l’ha, noi facciamo quello che è umanamente possibile e amministrativamente consentito; eppure i sindacati si fanno un po’ di propaganda facendo “ammuina”. Credo che sia arrivato il momento di fare le persone responsabili e di smetterla di fare demagogia solo per avere qualche delega sindacale in più.
