EBOLI, COMUNALI 2015. QUANDO LA POLITICA E’ QUESTIONE DI FAMIGLIA: MI MANDA PAPA’

La politica non è paragonabile allo studio di famiglia che, come è giusto che sia, passa di padre in figlio, sempre che quest’ultimo decida di percorrere la strada professionale del genitore. La politica, soprattutto quando si tratta di una amministrazione comunale, è cosa diversa, legata al consenso vero, quello che proviene dalla gente e non solo dalla famiglia. E’ altrettanto vero che ogni genitore fa di tutto per rendere felice il figlio: “vuoi quel giocattolo ? lo compro” ma una candidatura a sindaco in un comune importante come quello di Eboli è cosa diversa da un trenino elettrico.

 

Ed allora basta: ognuno faccia il suo lavoro, ciascuno resti al suo posto senza pensare che il ruolo ricoperto (privo di alcuna forma di legittimazione popolare) possa influenzare le scelte di segreterie politiche che, oggi, non hanno alcun tipo di collegamento con il territorio.