EBOLI. IL CONSIGLIERE DI OPPOSIZIONE CARDIELLO LANCIA L’ALLARME: “EMERGENZA DEMOCRATICA”

“ In questi quattro anni e mezzo in tanti si sono chiesti dove fosse finita la buona politica.
Quella con la p maiuscola che è al servizio dei cittadini e non di un cerchio ristretto.
Quella che pianifica lo sviluppo del territorio e non campa alla giornata.
Quella che risolve i problemi del quotidiano e non li cavalca mediaticamente.
La risposta è la seguente: con l’attuale amministrazione comunale la buona politica è stata surclassata dal mercimonio continuo, dai fondi a pioggia per festicciole di piazza e da un modus operandi che nulla ha a che vedere con il governo della Città.” E’ quanto denuncia il consigliere di opposizione Damiano Cardiello. 
Siamo in piena emergenza democratica e la realtà ne dimostra i tratti di una vero e proprio momento storico: l’affievolimento del dibattito politico, la disaffezione verso la macchina amministrativa, il distacco dei settori produttivi dalle fasi di sviluppo economico e la rassegnazione di tanti giovani.
Il tutto condito da una chiara e maldestra volontà di veicolare attraverso i mezzi di stampa i soli tagli di nastro anziché focalizzare l’attenzione sui problemi per poi risolverli.
In una situazione così delineata le forze sane di Eboli hanno un compito ambizioso ma allo stesso tempo doveroso: scendere in campo con fare responsabile ed evitare che il malgoverno si protragga per un altro quinquennio.
Evitare i personalismi è la prima indicazione da seguire, così da spianare la strada ad un accordo basato su programmi condivisi e condivisibili tesi a dare quel primato che spetta alla nostra Città nell’intero comprensorio della Piana del Sele.
Unire le migliori personalità che in questi anni hanno mostrato l’altra “faccia della medaglia”, raccontando scomode verità e parlando alla popolazione anziché a ristretti cortigiani è la seconda indicazione da raccogliere.
Un percorso condiviso, allargato alle forze civiche e slegato da beceri attaccamenti di casacca può condurre ad un ragionamento politico alto che conduca gli ebolitani a comprendere il vero senso della politica nel 2020, cioè un servizio a loro dovuto e non frutto di visioni padronali della cosa pubblica.
E’ con queste direttive che la reazione all’emergenza democratica creata dalla peggior classe dirigente degli ultimi venti anni può costituire una alternativa credibile nei programmi, forte nei numeri e seria per gli interlocutori.
Mancano poco meno di sette mesi alle elezioni comunali e c’è la necessità che Eboli si rialzi, dando una risposta netta ai cittadini che ogni giorno ci chiedono di essere al loro fianco e ponendo fine ad un “sistema” che ha reso la nostra casa comunale il loro condominio.”