E’ stato depositato, nei giorni scorsi, in Tribunale a Salerno, all’apposita sezione che si occupa della delicata e difficile materia elettorale, il ricorso, firmato dai consiglieri provinciali GIOVANNI COSCIA, TOMMASO AMABILE, NINO SAVASTANO E SIMONE VALIANTE, per chiedere l’annullamento della delibera, con la quale, nello scorso mese di Ottobre, il Consiglio Provinciale di Salerno, si è pronunciato sulla incompatibilità tra la carica di Presidente della Provincia di Salerno e di Parlamentare per EDMONDO CIRIELLI. All’appello del PD mancano due consiglieri provinciali: RUSSOMANDO ed ALFIERI. Perchè non hanno sottoscritto il ricorso ?
Dopo una accorta valutazione di carattere giuridico, il Partito Democratico ha deciso di muovere i primi passi contro il documento che fu promosso dal consigliere SALVATORE MEMOLI attraverso la presentazione di una mozione per la dichiarazione di incompatibilità. Un iter che, attraverso la celebrazione di tre riunioni del consiglio provinciale di Salerno, portò alla pronuncia definitiva ed al passaggio di consegne, così come previsto dallo Statuto, tra CIRIELLI e l’attuale Presidente della Provincia di Salerno ANTONIO IANNONE. Lo stesso metodo, seppure in tempi molto piu’ ristretti, fu utilizzato dalla Provincia di Napoli per sancire il passaggio di testimone tra CESARO e PENTANGELO. Adesso la questione, come era stato già anticipato dagli esponenti del Partito Democratico di Salerno, finisce in Tribunale e la cancelleria dovrà fissare la data entro la quale il ricorso sarà discusso. Trattandosi di materia elettorale, per la quale vige l’urgenza, i tempi non saranno molto lunghi: già verso la metà del mese di Gennaio del prossimo anno le parti potrebbero essere convocate per stabilire se la procedura applicata per mettere in atto la “exit strategy” di EDMONDO CIRIELLI è stata, o meno, corretta sotto il profilo formale. In casa PD si respira un’aria di moderata fiducia perchè le motivazioni inserite nel ricorso, secondo i legali del partito, potrebbero essere accolte dalla Corte. Di parere, ovviamente, opposto gli esponenti del Partito del Popolo della Libertà che, prima di avviare l’iter, avevano valutato con grande prudenza tutti i punti suscettibili di un attacco di carattere giuridico. La parola, nelle prossime settimane, passerà nelle mani dei magistrati del Tribunale di Salerno.