Provincia di Salerno

ECCO LA RIFORMA

Mappa della provincia di SalernoVIA LE PROVINCE, ARRIVANO LE UNIONI DI COMUNI CHE, NEL SALERNITANO POTREBBERO ESSERE 3. ECCO I PUNTI PRINCIPALI DEL DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI
– Scompaiono le Province per fare spazio alle Unioni dei Comuni, nel frattempo tutte le competenze di programmazione passeranno alle Regioni. E’ questa la estrema sintesi del disegno di Legge Costituzionale che, questa mattina, il Consiglio dei Ministri ha approvato, passando la parola alle Camere che, secondo i calendari stabiliti dai rispettivi Presidenti, dovranno procedere alla discussione ed eventuale approvazione del provvedimento, che prevedendo una riforma costituzionale richiede la doppia lettura, intervallata da almeno 3 mesi, ed una maggioranza qualificata di due terzi delle rispettive camere. Se tutto dovesse andare liscio, la riforma non vedrà la luce prima di marzo-aprile del 2012, giusto in tempo, per scongiurare il rischio, almeno per la maggioranza, di un referendum abrogativa che potrebbe tenersi proprio tra maggio e giugno del prossimo anno.
Il testo, che, ovviamente, sarà suscettibile di modifiche ed emendamenti, nella sua struttura essenziale prevede la soppressione delle Province, il passaggio alle Regioni di competenze e dipendenti e, poi la nascita, delle Unioni dei Comuni, enti intermedi le cui funzioni, ad oggi, non sono ancora ben chiare.
Gli organi di Governo, sia Giunta che Consiglio Provinciale, restano in carica fino a quando la Regione non approverà una legge per la nascita delle Unioni e soprattutto non stabilirà le regole per la elezioni dei loro rappresentanti.
Cosa potrebbe accadere in provincia di Salerno ? Tenuto conto della vastità del territorio e della popolazione (ad oggi oltre 1 milione duecentomila residenti) pare difficile che si possa creare in tutto il salernitano una sola Unione. Facendo riferimento ai distretti giudiziari, cioè le competenze territoriali dei Tribunali, è facile ipotizzare 3 UNIONI: la prima con il Comune capoluogo, la Valle dell’Irno, parte dei Picentini, la Piana del Sele; la seconda che potrebbe nascere tra l’Agro e la Costiera Amalfitana; infine, una terza UNIONE, dalla sponda meridionale del Fiume Sele fino ai confini con Calabria e Basilicata.

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