E’ stato un vero e proprio blitz quello che ieri mattina Clemente Mastella ha fatto in provincia di Salerno, in vista delle elezioni europee del prossimo 25 maggio. Prima tappa Pontecagnano dove, a sorpresa, ad attenderlo c’era il sindaco Ernesto Sica, in corsa anche lui fino a qualche settimana fa per il parlamento di Bruxelles in quota Ncd. Ma che per veti romani è stato costretto al passo indietro.
I due politici, che si conoscono da anni, si sono incontrati nella segreteria politica del primo cittadino, in Corso Umberto, nel cuore del comune picentino. Al centro del colloquio la campagna elettorale per le europee, che vedono impegnato a tutto campo il leader di Ceppaloni in cerca di una riconferma. Secondo indiscrezioni Sica gli avrebbe garantito il proprio sostegno personale insieme a quello dei suoi fedelissimi, mentre Mastella si sarebbe detto disponibile a fare da “mediatore” con i vertici di Fi per farlo rientrare nel partito. “Spero che si possano superare queste cose. E’ assurdo non farlo se non attraverso una mediazione altrimenti il partito diventa sterile” ha spiegato, infatti, l’ex Guardasigilli. Ma Sica ha subito precisato: “Per me Fi è un’esperienza conclusa. Clemente lo conosco da anni, come ad altri. Gli ho dato l’opportunità di avere una vetrina a Pontecagnano perché lo merita”. Dopo aver lasciato il centro picentino Mastella è giunto a Salerno per inaugurare il comitato elettorale su Corso Garibaldi. Al suo fianco l’ex consigliere regionale Luigi Nocera, diversi amministratori locali e anche il Club Forza Silvio di Raffaele Cicalese. Qui si è soffermato sull’organizzazione del partito: “Bisogna ristrutturarlo un pò dovunque, perchè quasi non c’è. C’è la leadership forte di Berlusconi, ma non c’è il partito. Oggi va accompagnato alla situazione in cui si trova il Cavaliere in chiave di consenso elettorale con una forte riorganizzazione sul territorio. Con Mara Carfagna? Ho buoni rapporti. E’ una donna intelligente, capace, volitiva”. Drastico, invece, il commento sul sindaco De Luca: “Il mio giudizio su di lui è ininfluente. Ma è il Pd che non lo vuole. Ormai gli rimane il legame con la città e nient’altro. Secondo me non lo ricandideranno neanche alle regionali. Non lo hanno voluto al Governo, quindi vuol dire che nell’ambito di questo gruppo dirigente non c’è”.
tratto da IL MATTINO di Roberto Junior Ler