Nessuna proroga, nessuna norma sul secondo mandato ed una campagna elettorale alle porte con i pesanti fardelli di una situazione finanziaria che inizia ad essere preoccupante, dovuta alla diminuzione dei trasferimenti ministeriali e legata ad una mancata crescita nel numero degli iscritti alle diverse facoltà dell’Ateneo di Salerno: per l’attuale Rettore Vincenzo Loia è il momento piu’ complicato degli ultimi 6 anni trascorsi all’interno delle stanze del potere di Unisa.
Un clima, completamente, diverso da quello di 6 anni fa quando l’allora Rettore Aurelio Tommasetti indico’ nel nome di Loia il suo successore per la guida dell’Università degli Studi di Salerno. E, cosi’, da settimane, all’interno dei corridoi dell’ateneo salernitano si rincorrono riunioni ed incontri nei quali la parola piu’ ricorrente è quella della discontinuità rispetto all’attuale government. L’elemento che, nelle prossime settimane, potrebbe mettere insieme diverse sensibilità è proprio quello di dare un segnale forte al mondo accademico salernitano, preoccupato dai numeri e dalla mancanza di crescita di un’Università che, negli ultimi anni, ha pagato dazio anche per la mancanza di rappresentanza all’interno delle Istituzioni nazionali: non è un caso l’assenza dello stesso Loia nel convegno, organizzato lo scorso 10 gennaio, con la partecipazione, seppure da remoto, del Ministero Bernini.