Alla fine i soci (dal Comune di Salerno alla Provincia, passando per gli altri centri che fanno parte del consorzio) hanno deciso di sposare la linea del Presidente SANTOCCHIO, ponendo fine allo stato di liquidazione. Una soluzione che arriva al termine di una lunghissima crisi, spesso accentuata dai toni poco assecondanti della politica. Una soluzione, però, che era a portata di mano da tempo. Non a caso, la nostra redazione aveva sostenuto questa ipotesi.
ECCO IL TESTO DELL’ARTICOLO PUBBLICATO su agendapolitica.it questa mattina, prima della celebrazione dell’Assemblea dei Soci.
Hanno pubblicato bandi e controbandi, rilasciato migliaia di interviste e inviato centinaia di comunicati stampa, quando la soluzione era lì, sotto gli occhi: ricapitalizzare ossia mettere mano alla tasca e inserire liquidità nelle casse dell’azienda. Oggi, se, come tutti si augurano dovesse arrivare l’ok definitivo alla ricapitalizzazione per il CSTP da parte degli enti, si potrebbe celebrare la sconfitta della “politica negligente ed ignorante”.
Parliamo di personaggi di secondo (forse terzo) livello che hanno utilizzato la crisi del CSTP per dare libero sfogo alla loro fantasia amministrativa, immaginando soluzioni alquanto singolare: ARRIVA SALERNO, ARRIVA NAPOLI, ARRIVA… una bella figura di merda (le cose vanno chiamate con il nome adeguato ).
Ci si passi il termine ma, se oggi, dopo un anno dalla esplosione della crisi, Comune di Salerno e Provincia di Salerno fanno quello che avrebbero potuto fare esattamente un anno fa, voi come la chiamate ? Perchè si è perso un anno ?
Non lo sappiamo, forse non lo sanno neppure loto, ma adesso siamo alla fase finale di una procedura nella quale chi, da sempre, ha avuto le idee chiare è il Presidente MARIO SANTOCCHIO.